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 Sono 7 i nuovi beni tutelati in Friuli Venezia Giulia dal Ministero della cultura

Due sono in provincia di Udine: si tratta delle chiese di Pantianicco e San Lorenzo di Manzano

Saranno sette i nuovi siti del Friuli Venezia Giulia tutelati dal Ministero della Cultura: questo è l'esito della della Commissione Regionale del Patrimonio Culturale che si è riunita il 3 marzo 2021 presso il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per il Friuli Venezia Giulia in Palazzo Economo a Trieste.

I nuovi beni tutelati sono:

  •     Monumento al Duca d’Aosta e Parete commemorativa ai Caduti del 1° e 4° Stormo Caccia, a Gorizia (GO)
  •     Chiesa di San Canciano Martire, a Mereto di Tomba (UD), loc. Pantianicco​
  •     Chiesa di San Lorenzo Martire e Campanile, a Manzano (UD), loc. San Lorenzo​
  •     Complesso dell’Opera di San Giuseppe, a Trieste (TS)
  •     Edificio ex Case Ferrovieri di via Udine n. 73, a Trieste​ (TS)
  •     Edificio di via Sant’Ireneo della Croce n. 4, a Trieste (TS)
  •     Edificio di via Udine n, 12, a Trieste​ (TS)

La decisione

Alla seduta, presieduta dal Segretario regionale Roberto Cassanelli, hanno partecipato in qualità di componenti il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio FVG Simonetta Bonomi, il Soprintendente Archivistico Luca Caburlotto e il Direttore regionale Musei FVG Andreina Contessa. La Commissione regionale, in particolare, ha espresso soddisfazione per l'esito positivo della verifica del Monumento al Duca d'Aosta e della Parete commemorativa ai Caduti, situati presso l'Aeroporto "Amedeo Duca d'Aosta" di Gorizia. Il provvedimento di tutela va ad affiancare quello già emesso nel settembre 2020 per il sito storico dell'Aeroporto nel suo complesso, con cui le opere commemorative hanno evidente e diretto legame.

Chiesa di San Canciano Martire, sito a Mereto di Tomba (UD), località Pantianicco

La chiesa fu costruita in stile neogotico a partire dal 1911 e consacrata nel 1930, nel luogo in precedenza occupato da altre due chiese: la prima “distrutta” dai Turchi nel 1499, la seconda eretta alla fine del Settecento e di cui sopravvivono, inseriti nella costruzione novecentesca, il coro e l’altare maggiore. Si scelse di intitolare la chiesa a San Canciano Martire, a cui sono attribuiti poteri sull’acqua, per proteggere il paese dalle ripetute esondazioni del vicino torrente Corno. L’interno dell’edificio attuale è diviso in tre navate, scandite da colonne ioniche, e termina in un’abside poligonale. La facciata esterna è a salienti, con una decorazione ad arcatelle, che continua anche sugli altri lati dell’edificio. Il campanile fu costruito a partire dal 1813. L’edificazione della chiesa fu sostenuta generosamente dalla comunità di emigrati di Pantianicco in Argentina. La chiesa è stata tutelata perché presenta un palinsesto secolare di notevole interesse storico-artistico, per il riferimento con la storia locale e per il rischio archeologico in sedime.

Chiesa di San Lorenzo Martire e Campanile, sita a Manzano (UD), località San Lorenzo

La chiesa, di origine almeno seicentesca, fu rinnovata in stile neoromanico tra il 1889 e il 1906. I lavori di ampliamento e ristrutturazione furono eseguiti su disegno del Parroco di Cassacco, don Angelo Noacco. La fabbrica assunse allora proporzioni simmetriche e fu abbellita da quattro colonne interne che armonizzano perfettamente con lo spazio nel suo insieme. La chiesa fu danneggiata durante i conflitti bellici mondiali. Il progetto di restauro e decorazione della facciata (1946) fu realizzato da due artisti friulani, i pittori Luigi Diamante e Giobatta Aldo Foschiatti. Il campanile, costruito nel corso dell’Ottocento, è del tipo a torre isolata con cella campanaria e bifore a tutto sesto. Il decreto di tutela ha preso in considerazione gli aspetti architettonici che conserva nell’impianto e nella struttura, la presenza di elementi di epoche diverse che la caratterizzano quale palinsesto secolare di notevole valore storico-artistico, oltre a valutare il rischio archeologico in sedime per il passaggio di un tracciato viario d’epoca romana.

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