Coronavirus, quasi 8mila le attività aperte in tutto il Friuli Venezia Giulia
Il dato riguarda le attività commerciali autorizzate a rimanere aperte durante l'emergenza Covid-19. Resta aperto un esercizio su tre
Sono quasi 8mila le attività lavorative che tengono aperto in Friuli Venezia Giulia nonostante l'emergenza coronavirus. Il dato è stato diffuso da Unioncamere e InfoCamere.
Attività aperte
In regione sono 7.995 le attività economiche del commercio al dettaglio e degli altri servizi alla persone esenti dalla chiusura imposta dal decreto ministeriale dell'11 marzo scorso. Si tratta del 37,1 per cento rispetto a tutte le attività della regione. Aperta, quindi, un'attività su tre. Nel dettaglio, 3.599 sono le attività aperte nel commercio alimentare, 792 le farmacie, articoli sanitari e per l'igiene. Le altre attività sono 3.604.
Dipendenti
In totale, sono 17.867 i lavoratori attivi, che si dividono in 11.182 impegnati nel commercio alimentare, 1.961 nelle farmacie, articoli sanitari e per l'igiene e 4.724 in altri servizi.
Settore alimentare
Delle 3.599 attività del commercio alimentare, 25 sono gli ipermercati aperti (con 1.561 dipendenti); 462 i supermercati (5.906 dipendenti); 49 i discount (477 dipendenti); 1.090 i minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari (1.494 dipendenti). Ancora, le attività di commercio al dettaglio di prodotti surgelati aperti sono 15 (con 291 dipendenti) e 1.958 le attività di commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco (1.453 dipendenti).
Farmacie e parafarmacie
Delle 792 aperte nonostante l'emergenza sanitaria in atto, 24 sono le attività di commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari (con 31 dipendenti); 297 le farmacie (con 1.005 dipendenti), 44 le parafarmacie (81 dipendenti) e 138 i negozi di articoli medicali e ortopedici (217 dipendenti). Inoltre, aperti anche 289 negozi di articoli di profumeria, prodotti di toeletta e per l'igiene personale (con 627 dipendenti).
Italia
In generale, in tutta Italia sono mezzo milione gli esercizi commerciali e dei servizi alla persona ancora aperti, che danno lavoro a 800mila persone. Fra questi, più di 230mila riguardano il settore alimentare.