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Attivata una seconda eliambulanza per trasporto di pazienti non urgenti, ma costa 130 euro al minuto

Il primo volo della nuova eliambulanza, attivata sabato 1 ottobre, è servito per trasferire un paziente dalla terapia intensiva di Udine a quella di Tolmezzo, al fine di liberare un posto letto

Sabato 1 ottobre è stata attivata la seconda eliambulanza diurna del Friuli Venezia Giulia, ma senza l'équipe sanitaria. Lo fa sapere con una nota il consigliere regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar. "C'era l'elicottero, c'erano il pilota e il tecnico di volo, pronti a partire, ma non c'era l'équipe sanitaria, né medico, né infermiere" Per il consigliere, "pare che nessuno abbia predisposto i turni dell'équipe sanitaria". Il primo volo della nuova eliambulanza è servito per trasferire un paziente dalla terapia intensiva di Udine a quella di Tolmezzo, per liberare un posto letto a Udine. 

I dubbi

"A metà mattina è stato lanciato un appello per trovare un medico e un infermiere disponibili a formare l'équipe sanitaria per un trasporto secondario dall'ospedale di Tolmezzo a quello di Udine, da fare se possibile entro sera; quindi per fortuna nessuna emergenza. E qui sorgono altro interrogativi: serve il mezzo aereo per trasportare pazienti non urgenti tra un ospedale e l'altro, e tra loro distanti poche decine di chilometri? Quali sono i compiti per cui è stata attivata questa seconda eliambulanza?", riflette ancora Zalukar che si pone un ulteriore interrogativo, ovvero "perché il Sistema sanitario regionale (Ssr) si carica di compiti impropri accollandosi una spesa di circa 2 milioni di euro all'anno?".

I costi

"L'eliambulanza è un mezzo che costa moltissimo e la spesa vale quando si tratta di soccorrere pazienti gravi, che non è possibile raggiungere tempestivamente con altro vettore medicalizzato. Ogni altro impiego comporta un ingiustificato esborso di denaro pubblico e su questo interrogherò la Giunta regionale", prosegue Zalukar. L'eliambulanza costa circa 130 euro per ogni minuto di volo, a cui si aggiunge un'ulteriore cifra per ogni ciclo di accensione/spegnimento. "Dalla base di Campoformido all'ospedale Udine ci vogliono 4 minuti, da Udine a Tolmezzo circa 15 minuti, da Tolmezzo per il ritorno alla base circa 17 minuti, più tre cicli, e il conto è presto fatto: seimila euro, contro i due-trecento euro che sarebbe costato il trasporto in autoambulanza". Il consigliere si chiede se sia "giustificabile in un momento così delicato per l'economia impegnare 2 milioni di euro all'anno per i prossimi 5 anni, per complessivi 10 milioni di euro, per trasferire in elicottero malati non urgenti tra ospedali su distanze medio-brevi. Credo che impegnare il mezzo aereo per il trasporto di malati non urgenti tra ospedali distanti poche decine di chilometri sia un unicum, nel panorama dell'aviazione mondiale". 

Attivazione del servizio

Il consigliere riporta, quindi, un documento dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), "che attiva con il primo ottobre questo servizio, con cui stabilisce che il secondo elicottero verrà prevalentemente utilizzato per trasporti secondari differibili, trasporto organi, ricerca dispersi, recupero illesi e codici bianchi in ambiente ostile, recupero salme, addestramenti, riconfigurazione elicottero ed eventi con maxiafflusso. Quindi servizi per lo più non urgenti qual è il trasporto infermi differibile, ma anche servizi assolutamente impropri per un'eliambulanza, come il recupero di persone sane in ambienti ostili e il recupero salme, servizi questi ultimi finora svolti dal reparto volo dei vigili del fuoco".

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