rotate-mobile
Attualità

«La pazienza è finita, eventuali restrizioni ricadano sui no vax»

A dirlo è stato il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti. «Se è una guerra, questi sono disertori»

«I dati che il professor Barbone e la dottoressa Zamaro ci hanno mostrato ci dicono che la ricreazione è finita». Non usa mezzi termini il presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti nel commentare la situazione epidemiologica che sta interessando il Friuli Venezia Giulia nell'ultima settimana. Il numero uno del comparto regionale è intervenuto ieri, lunedì 1 novembre, nel finale della conferenza stampa convocata dalla Regione. «Dobbiamo avere ben chiaro - così Agrusti - che il peso di questa situazione non è solo dei manifestanti perché i dati ci dicono che siamo pochi i vaccinati rispetto ad altre regioni e le persone che vengono da fuori rischiano di farsi contagiare da noi. C'è un reato che va perseguito ed è quello di chi diffonde notizie false e tendenziose volte a turbare l'ordine pubblico, quindi vi invito a valutare anche questa ipotesi di intervento». Agrutsti ha poi affondato il colpo dal punto di vista economico: «Non ci saranno più ristori se dovessimo tornare indietro».
«Tutta questa diffusione di contagi sta avvelenando la parte fragile del Paese. Io credo si debba intervenire radicalmente e far passare al governo il messaggio che il peso di un'eventuale restrizione deve gravare su coloro che non sono vaccinati. Se questa è una guerra, questi sono dei disertori. Non dobbiamo fucilare nessuno, ma dobbiamo far pesare la loro diserzione. Siamo a 160 milioni di debito sul Pil. Non ci saranno più ristori nel momento in cui dovessimo tornare nelle situazioni precedenti perché non ci saranno più i quattrini».  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«La pazienza è finita, eventuali restrizioni ricadano sui no vax»

UdineToday è in caricamento