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Cane chiuso in auto sotto il sole, cosa può accadere se si rompe il finestrino per salvarlo

In questi giorni circola su Facebook un post che invita a rompere i finestrini dell'auto dentro cui vediamo un cane chiuso sotto il sole. Ecco cosa poter fare e i rischi che si corrono se si decide di intervenire in questo modo

Se vedo un cane dentro un'auto sotto il sole cocente posso rompere il vetro per salvarlo? È una domanda che in molti si sono posti vedendo il povero animale “cuocersi” dentro una vettura lasciata incustodita magari con i finestrini impercettibilmente abbassati, se non addirittura chiusi. Proprio in questi giorni, soprattutto su Facebook, girano diversi post che invitano a copia/incollare un testo che suggerisce di rompere il finestrino per salvare il cane.

La prima azione che verrebbe da fare d'istinto, quindi, sarebbe quella di rompere il finestrino dell'auto per salvare il cane liberandolo da quella calura. Ma in quali rischi si incorrerebbe?

Lasciare in auto il cane per molto tempo è un reato

Prima di rispondere alla domanda su quali rischi possa incorrere il soccorritore “irruento”, è bene subito chiarire un aspetto. L'articolo 727 del codice penale prevede che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”.

L'abbandono si configura quando l'animale è lasciato solo, senza che nessuno si prenda cura dello stesso. È dunque questo il caso in cui un'animale venga lasciato per molto tempo, incustodito, dentro un'auto sotto il sole. Quindi? Che fare?

Lo stato di necessità

In molti, per giustificare la rottura di un finestrino dell'auto, invocano l'art. 54 del codice penale, secondo cui “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

Forti anche di alcuni sentenze in merito, alcuni interpretano estensivamente il “sé od altri”, dove per "altri" si intenderebbero quindi anche animali e non solo persone.

Cosa fare

Prima di vedere cosa fare, è bene premettere che se non si dovesse fare nulla non esiste, in casi come questo, un obbligo giuridico di intervenire e non si prefigura dunque il reato di omissione di soccorso.

Se, invece, mossi a pietà per l'animale chiuso dentro l'auto si decidesse di intervenire, per prima cosa va accertato lo stato di necessità, ovvero che ci sia una reale situazione di pericolo. Se, ad esempio, vediamo i finestrini abbassati e il cane che scodinzola festoso (o abbaia per allontanarci dalla “sua casa”), è difficile credere che l'animale sia in pericolo di vita.

Se, invece, l'animale dà segni di sofferenza o è disteso e non reagisce a un richiamo allora, verosimilmente, possiamo pensare che stia male.

Possiamo quindi decidere di aspettare una decina di minuti per vedere se torna il proprietario dell'auto (e del cane) e quindi telefonare alla Polizia municipale o le Forze dell'Ordine. Quindi è sempre meglio filmare con il cellulare la scena, così da appurare lo stato di pericolo di vita per il cane. Sarebbe meglio chiedere a un passante di assistere alla scena e annotarsi il suo nome e cognome e relativo recapito telefonico.

Ora, se lo ritenete necessario e in mancanza di soccorsi immediati, potete recuperare un guinzaglio o una corda (per evitare che il cane, spaventato, scappi), rompere il finestrino e rinfrescare l'animale con acqua per abbassargli la temperatura corporea (in particolare è bene bagnare le estremità, come ad esempio le zampe).

I rischi

Non dovrebbe servire scriverlo, ma è bene ricordare che rompere un finestrino di un'auto è un reato. Altrettanto scontato dovrebbe essere il fatto che rompere un finestrino potrebbe rappresentare un rischio anche per l'animale, che potrebbe ferirsi con i vetri infranti. Da ultimo, nel caso rompessimo il vetro, aspettiamoci di essere denunciati per danneggiamento e doverci difendere in un processo penale (con tutti i costi che ne conseguono). La scelta su cosa fare o non fare è dunque sempre nostra, ma almeno, ora, conosciamo i rischi (e i benefici) di un nostro possibile intervento.

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