A inizio marzo la decisione della Regione Fvg di chiudere le scuole, poi l'arrivo della zona rossa. Di ieri il decreto di Draghi che apre le scuole fino alla prima media. Polemica in consiglio regionale
Il decreto di Draghi con le nuove misure covid: riaprono le scuole in presenza fino alla prima media, anche nelle regioni nella fascia di rischio più elevata
Riportiamo la scuola al centro della politica, solo in questo modo ci potrà essere un futuro per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, per il nostro Paese
Un progetto interdisciplinare dedicato ai più piccoli per riavvicinarsi alla natura imparando ad apprezzarla e a rispettarla: l'idea è della maestra Giada Zufferli di Fagagna.
"Se i numeri dovessero continuare a salire come in questi giorni saremo pronti- afferma il segretario regionale PD Shaurli - Ma chiediamo messaggi chiari ai cittadini e un pizzico di coerenza: la scuola non è l’ultima ruota del carro”.
La Regione Fvg vuole superare l'impasse per cui le prenotazioni raccolte dai presidi sono state bloccate: richiesto l'intervento dei medici competenti per fare da tramite
Il prefetto Valenti: "Tutti coloro che dovevano mettere in campo le azioni conseguenti al piano hanno avuto il tempo per farlo e immagino che lo abbiano fatto"
L'ordinanza è arrivata nella tarda serata di ieri, come preannunciato. Il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga dice "no" al ritorno sui banchi per gli alunni delle scuole secondarie a gennaio superando di fatto, quanto invece precedentemente dichiarato dal Tar. L'ipotesi è quella di un rientro per il mese di Febbraio
Il Tribunale amministrativo del Fvg ha deciso l'annullamento dell'ordinanza che ha imposto agli istituti secondari regionali la didattica a distanza al 100% fino al 31 gennaio
La decisione è stata presa questa mattina in un incontro tra il governatore, l'assessore regionale all'istruzione Alessia Rosolen e l'assessore ai trasporti Pizzimenti
Il mondo della scuola è l'unico ad avere un piano: il 50% di presenze alle superiori dal 7 gennaio e il 75% dal 15. Ma nessuno è certo che andrà davvero così