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Sport Rizzi / Piazzale Repubblica Argentina

Guidolin su Palermo: Basta sarà in campo, Ferronetti e Barreto no

L'allenatore bianconero ha presentato l'incontro di sabato sera con il Palermo. Oltre al ritorno del serbo, che tanto è mancato in questo periodo, è di nuovo disponibile anche lo svizzero Abdi

A Palermo per ripartire. Dopo la rabbia e la delusione della rimonta subita col Napoli l'Udinese va a Palermo, cercando di dimenticare lo 0 a 7 dell'anno passato e sperando di poter ripetere un'impresa del genere, se non nelle proporzioni almeno nel risultato. Francesco Guidolin ha incontrato la stampa per presentare l'incontro. Le sue parole tratte da udinese.it

“Quella di domani è una partita importante sopratutto per la classifica e noi dobbiamo fare il possibile per ottenere un buon risultato – spiega il tecnico veneto -. Penso solo a questo, i ricordi e il passato sono importanti ma sono una cosa personale. Adesso contano soltanto la squadra e la classifica”.

Come si ovvia all’indisponibilità di sette giocatori?
“Non ho fatto il conto. Abbiamo alcuni problemi, ma come sempre partiamo con 20 o 21 giocatori e cercherò di mettere in campo una squadra equilibrata e con tanta voglia di stupire su un campo difficile”.

Zamparini ha speso parole d'elogio nei suoi confronti. Che effetto le hanno fatto?
“Lo ringrazio, mi fanno molto piacere. Se siamo lì però credo che il merito sia dei miei giocatori”.

Cosa teme della trasferta di Palermo?
In casa i rosanero si comportano sempre bene, infatti hanno costruito al Barbera la loro classifica vincendo in dieci occasioni. Ho molto rispetto per una squadra con giocatori forti ed esperti e che tra le mura amiche si è espressa sempre ad altissimo livello. Se avessero fatto bene anche fuori avrebbero i nostri punti”.

Basta potrà giocare?
Il serbo figura tra i convocati e dovrebbe essere disponibile”.

Come avete celebrato la centesima panchina in bianconero?
“Non abbiamo fatto niente di particolare, oggi ho trovato una torta al ristorante dove mangiamo. Desideravo tagliare questo traguardo perché è motivo di grande orgoglio e di grande soddisfazione. Ho raggiunto le cento panchine a Palermo, a Vicenza e a Bologna”.

Cosa ricorda dell'esperienza in rosanero?
“Ho avuto tante gioie a Palermo e credo di aver lasciato un bellissimo ricordo in tutte le persone con cui ho lavorato, primo tra tutti il presidente”.

In caso di sconfitta la panchina di Bortolo Mutti comincerebbe a scottare?
“Non lo so, devo occuparmi della mia squadra. Lino è un ottimo allenatore ma il nostro lavoro è fatto di precarietà. Rimango convinto che Lino abbia le spalle larghe e che possa superare questi momenti di difficoltà.

C'è la possibilità di vedere Abdì in veste di trequartista?
“E' un’opzione. Lo svizzero, prima di farsi male, stava girando bene. Adesso è cresciuto anche in autostima”.

Barreto potrà giocare?
“No, il brasiliano e Ferronetti non sono disponibili”.

Un giudizio su Miccoli?
“È un giocatore che ha tanto talento, classe e colpi di tutti i tipi. Un uomo da controllare con grandissima attenzione”.

Pereyra l’ha stupita?
“L’argentino sta crescendo e ha bisogno di tempo come tutti i ragazzi giovani che vengono da lontano, però ha le potenzialità per diventare un giocatore vero e lo sta dimostrando. La società ha visto bene un’altra volta”.

Gli inserimenti di Pinzi devono essere da esempio per gli altri centrocampisti? “E' un lavoro che curo sul campo tutte le volte che ci alleniamo. Se giochiamo con un attaccante solo i centrocampisti devono essere pronti a inserirsi per avere la possibilità di essere pericolosi e aggiungere qualche gol sul tabellino. La partita di Pinzi contro il Napoli è un bello spot per i nostri centrocampisti. Devono lavorare molto, ma quando c'è armonia e distribuzione degli sforzi i nostri ragazzi hanno la possibilità di essere pericolosi”.

Come sta affrontando Torje questo momento di flessione dopo il deludente primo
tempo di Novara e le tante esclusioni?
“Il primo tempo di Novara è stato brutto per tutti, lui deve solo lavorare per migliorarsi. Il ragazzo si allena e si impegna tanto e anche su di lui la società non ha visto male. A inizio stagione ha dimostrato di saper fare anche la seconda punta, bisogna avere pazienza”.

Potrà influire il ricordo del 7-0 della passata stagione?
“Quella è stata una partita in cui a noi è andato tutto bene e a loro tutto male. Si trova nell'album dei bei riccordi, ma è un capitolo chiuso. Credo sia stato l’apice delle nostre prestazioni fuori casa. L’Udinese formato trasferta nella scorsa stagione è stata una della squadre più belle che ho visto negli ultimi trenta anni”.

Zamparini ha già chiesto ai suoi ragazzi di riscattare la pesante sconfitta dello scorso anno…
“Sono convinto che per lui, friulano doc, battere l'Udinese sarebbe motivo di
grande soddisfazione sportiva, ma non dipende dal risultato dell'anno scorso.

E se domani Di Natale potrebbe siglasse il gol numero 150?
“Se succede ricordatevi di sottolineare questo numero perché non è roba da poco”.

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