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La partita a Gemona nel ricordo del terremoto? La Figc preferisce Manzano

Per la finale di Coppa Italia di Eccellenza la Gemonese - nella persona del presidente Pretto - aveva proposto il campo della cittadina pedemontana come sede naturale della manifestazione, motivato dalla memoria dell'Orcolat. La federazione calcistica regionale ha optato per un'altra soluzione

La finale calcistica di Coppa Italia dilettanti - prevista per il 6 gennaio alle 15 tra il Flaibano e i carsolini del Vesna - non si giocherà a Gemona, impedendo così di festeggiare un giorno di sport nel ricordo del quarantennale di una delle più grandi tragedie friulane del ‘900, il sisma del 1976, là dove la violenza è stata più dura. Così ha deciso la Figc regionale, preferendo al campo della pedemontana quello di Manzano, ritenuto probabilmente più idoneo, sia per la struttura che per la distanza che lo separa dalle due finaliste. La proposta era partita dal presidente della Gemonese Pino Pretto, desideroso di regalare alla sua città un appuntamento che, oltre a celebrare, permettesse anche di guardare al passato, con la speranza che non si verifichino più episodi del genere e con l’orgoglio di chi ha saputo ricostruire un’esistenza. Senza entrare nel merito della scelta - la federazione è pienamente legittimata a indicare la sede che più le aggrada - è doveroso ricordare che al passato si dovrebbe guardare per non commettere più errori. In futuro quindi, nel caso in cui si presentasse un’opportunità capace di toccare gli animi e le sensibilità come avrebbe potuto essere questa, per fare le proprie valutazioni è bene che ci si ricordi di quanto accaduto.

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