La Gsa si addormenta con Jesi e gli ospiti passano al "Carnera"
Gli udinesi sprecano un vantaggio enorme e si fanno rimontare dai marchigiani. Seconda sconfitta stagionale in casa
Una partita dall’esito imprevisto, vince Jesi in un finale con il cuore in gola e la Gsa, che rimane con molti rimpianti per la classifica, dovrà farsi un attento esame di coscienza. Eppure stasera tutto giocava a favore degli udinesi, dall’entusiasmo delle cinque vittorie consecutive, al palasport con 3.000 tifosi pronti a festeggiare, fino al rassicurante vantaggio all’inizio del 2° quarto (33-15). Invece Udine strada facendo si è incartata da sola insistendo nello sparacchiare da tre (totale 5 su 30) anziché cercare buone soluzioni nel pitturato grazie alla propria superiorità fisica.
Così Jesi (che veniva da una sconfitta casalinga) macinando la propria onesta pallacanestro, ha potuto riprendere colore e fiducia. Poi, in una gara ritornata incerta, ecco a metà del 3° quarto l’espulsione per doppio fallo antisportivo di Brown, play americano degli ospiti. Considerata la panchina corta dei marchigiani, ben pochi avrebbero scommesso a quel punto su un loro successo. Viceversa Jesi è stata molto brava a restare aggrappata alla partita e in un finale punto a punto ha avuto, grazie anche ad una maggior leggerezza mentale, la capacità di piazzare lo sprint decisivo (finale 68-70).
È tuttavia indubbio che, riconosciuti i giusti meriti agli avversari, la Gsa abbia gravemente peccato di presunzione e di cattiva lettura tecnica della gara. Troppe volte dalle mischie a rimbalzo e sui palloni vaganti sono usciti con il pallone in mano i giocatori di Jesi. Inoltre, anche se hai un vantaggio importante, non puoi dare confidenza a nessuno e se lo fai paghi dazio, come abbiamo visto oggi. Dal punto di vista tecnico, con la grande possibilità di rotazioni, la squadra dovrebbe imporre il ritmo agli avversari e non subirlo come stasera, un punteggio basso favorisce sempre chi ha meno qualità (e quantità). Quindi difesa aggressiva e ribaltamenti veloci di campo, anche per le caratteristiche dei giocatori, quasi tutti ottimi tleti. Siamo convinti che la lezione di oggi servirà per affrontare con lo spirito giusto le prossime gare con Piacenza e a Forlì, entrambe alla portata. Per mettere nel mirino le Final Four di Coppa Italia sono necessarie due vittorie, in attesa della successiva sfida con Treviso quando l’asticella sarà decisamente più alta.
Apu Gsa Udine
Mortellaro 6
Ormai promosso titolare, fa il suo lavoro. Pasticcia da sotto (1 su 6) ma prende 10 rimbalzi e randella il giusto
Dykes 5,5
È un grande atleta e ha bisogno di correre ma non puoi fidarti del suo tiro da fuori (1 su 7 da tre), con 13 punti il miglior realizzatore della squadra
Veideman 5
Al di là degli errori al tiro (0 su 7 da tre) non è stato il leader che serve alla squadra e le sue scelte di gioco sono state approssimative
Raspino 6
Per l’applicazione e il buon lavoro in difesa, anche lui però spadella da tre (0 su 4), 10 punti
Benevelli 5,5
Dopo un iniziale air ball, fa 10 punti nel primo quarto. Ma tutto finisce lì
Pellegrino ng
Cinque minuti per riassaggiare il campo dopo l’assenza, poi giocano altri
Pinton 5,5
Fa 2 su 6 da tre (con il tiro dell’ultima speranza) e poco altro, da lui ci aspettiamo qualcosa in più
Diop 6
Gioca con sicurezza, non lo cambieremmo con uno straniero medio di A2. Ancora qualche fallo ingenuo, 10 punti e 9 rimbalzi
Ferrari 5,5
11 minuti a disposizione, ma, nonostante l’impegno, non lascia traccia
Nobile ng
Fa 0 su 3 dal campo giocando 5 minuti, cercasi autostima
Lardo 5,5
Nella bruciante sconfitta con Jesi, nessuno si può chiamare fuori. Con 18 punti di vantaggio la squadra si è colpevolmente rilassata. Prova anche la zona ma oggi la tattica non c’entra. Polemizza spesso con gli arbitri
Basket Jesi
Brown 6
Play tascabile, uno dei migliori realizzatori del campionato. Oggi gioca (benino) una ventina di minuti prima dell’espulsione
Quarisa 6
Lungo di riserva, legnoso ma efficace nel lavoro sporco
Marini 7
Guardia di talento, buon tiro frontale anche dalla lunga, fa 16 punti e cattura ben 11 rimbalzi
Piccoli 5,5
Cambio delle guardie, non pervenuto, segna l’unico canestro da centrocampo sulla sirena del 3° quarto
Rinaldi 7
Ala pivot di esperienza, sbaglia parecchio ma mette i tiri decisivi nel finale, 14 punti
Hasbrouk 7,5
Mvp della partita, praticamente sempre in campo, non solo 16 punti ma anche assist, difesa e soprattutto leadership
Ihedioha 6,5
Ala forte titolare, tecnicamente limitato ma si batte con energia, 9 punti e 7 rimbalzi
Massone 7
Giovane play, entra al posto di Brown e gioca gli ultimi 15 minuti con sorprendente sicurezza
Cagnazzo 7
Cava il massimo da una squadra corta, anzi cortissima dopo l’espulsione di Brown. Complimenti per averci creduto
Arbitri
Una annotazione sugli arbitri, di cui solitamente non parliamo. Si sono adeguati ad una gara tesa ma tecnicamente confusa, pasticciando a loro volta e passando disinvoltamente da una direzione permissiva ad una fin troppo severa (vedi in particolare il secondo fallo antisportivo a Brown).