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Stramaccioni all'ultima in casa: «Dobbiamo vincere per noi e i tifosi»

Il tecnico bianconero: «Ci siamo allenati bene. Domani sarà un'occasione per dare spazio anche a chi ha giocato meno»

Alla vigilia dell'ultima sfida casalinga della stagione contro il Sassuolo, l'allenatore dell'Udinese Andrea Stramaccioni ha parlato nella consueta conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Ultima in casa quest'anno. Sensazioni?

"Vogliamo chiudere bene di fronte ai nostri tifosi con una vittoria. In relazione al periodo dell'anno ci siamo allenati molto intensamente, anche grazie al brutto tempo paradossalmente. Il nostro imperativo è chiudere con una vittoria per chiudere con un bottino più alto possibile".

Senza Heurtaux e Domizzi, rientra Wague. Chi gioca domani?

"Domani giocherà Bubnjic, perchè sta bene e si è allenato bene. Il rientro di Wague è importante, ma per un atleta con la sua muscolatura sarebbe un rischio farlo giocare domani. Sarà pronto se ne avrà bisogno, ma in queste due partite posso approfittare per dare continuità ad alcuni ragazzi che non hanno giocato moltissimo".

Di Natale come sta?

"Totò sta bene e questa sua stagione resterà per sempre nella storia dell'Udinese e del calcio italiano. Ha fatto 33 presenze. I dati e i numeri di Totò in questa stagione sono importanti, anche se domani darò continuità alla coppia che ha giocato a Roma, con il capitano pronto a darci una mano a gara in corso. Questa è la mia scelta per premiare i ragazzi che hanno giocato meno".

Come si trovano motivazioni in gare come queste?

"Non deve essere difficile. Veniamo da una partita positiva che ha risposto al preoccupante calo visto contro la Sampdoria. Domani vogliamo ripeterci e siamo tutti uniti nel voler fare bene, chiudendo la stagione con 90 minuti importanti".

Domani è l'ultima di Totò?

"Non vorrei essere ripetitivo. Totò è un giocatore importante e come si e' già  espresso il presidente ha un contratto fino al 2016. La stima di allenatore, società e ambiente è immensa e la decisione dovrà essere solo sua. Mi auguro che resti con noi anche l'anno prossimo, ma è giusto che sia lui a comunicarlo".

Chi ha rappresentato una sorpresa. Chi ha deluso?

"Preferisco fare riflessioni di squadra. Mi permetto di citare un giocatore su cui non ci sono dubbi. La sorpresa è stata Karnezis, perché veniva da una stagione in cui non si era puntato su di lui. La società ha sempre ritenuto il giocatore un prospetto importante; ha tutelato Simone, che sarà il nostro portiere del futuro, e ha valorizzato il profilo di Orestis. Per questo va fatto un plauso alla società che ha individuato l'ennesimo profilo importante. Non ci sono giocatori che mi hanno deluso, ma solo giocatori che credo possano fare meglio. Soprattutto i giovani che non devono mai sentirsi bravi e continuare a lavorare sempre al massimo".

Quale attaccante prenderebbe al Sassuolo?

"Credo che il Sassuolo ha avuto un cammino quasi analogo al nostro. Hanno cambiato tanto fino ad arrivare a un'identità definita di 4-3-3, prendendo giocatori idonei per questo modulo. Hanno esterni pericolosi e una grande prima punta come Zaza, senza sottovalutare Floccari pronto a subentrare. Rispetto per le loro punte, due delle quali sono nazionali italiani, ma vogliamo metterli in difficoltà".

Difficile dare l'impronta se il ciclo dell'allenatore precedente non era ancora completamente chiuso?

"Per un progetto biennale un primo anno così credo fosse inevitabile. Abbiamo posto delle basi e abbiamo le idee chiare su cosa intervenire. Abbiamo chiamato questo anno spesso anno zero, ma può essere considerato anche come anno di fine di un ciclo. L'importante è che ci siano le idee chiare per trovare dei miglioramenti".

Guilherme ha trovato la sua posizione definitiva?

"L'ho detto già altre volte. Credo molto in Guilherme, perché è un patrimonio della società. Ha pagato il passaggio dal campionato brasiliano a quello italiano. Non sempre è facile perché il nostro campionato ha un alto coefficiente di difficoltà. Lui può essere utilizzato da interno e alle spalle delle punte; è però un trequartista di manovra e non di inserimento. Per me Guilherme è un interno di centrocampo con qualità di supporto dell'azione offensiva, con qualità di regia".

Kone ti ha un po' deluso?

"Credo che lui abbia patito il Mondiale e l'infortunio, con la ricaduta al flessore avuta contro il Cesena. Pana per incidere deve stare bene. Le sue condizioni fisiche incidono più sulla prestazione rispetto ad altri. Lui può essere un centrocampista pericoloso nell'area di rigore avversaria. Può fare meglio e lui lo sa. Già domani può essere l'occasione giusta per dimostrarlo".

(udinese.it)

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