Il derby dice Trieste, la Gsa battuta per 78 a 71
Udine parte bene, poi chiude a meno 11 il primo quarto e non recupera più. Tanto nervosismo e palle giocate male in entrambe le parti, ma l'Alma ha dimostrato maggiore solidità. Allan Ray top scorer
L’inerzia la decide il primo quarto, dal 10 pari i poi, con Udine sotto di 11 alla fine. Saranno quelli che - tra diversi tira e molla - Trieste conserverà fino a quando si deciderà che la partita sarebbe stata dell’Alma. Se qualcuno ha avuto il merito di tenere Udine a galla, quando la palla pesava troppo nelle mani di tutti quanti, è stato Gino Cuccarolo. L’uomo più alto d’Italia ha sgomitato e sudato come nessun suo compagno di squadra ha fatto quando serviva davvero.
Più tardi, dal terzo quarto, si è svegliato Allan Ray, il migliore secondo le statistiche, ma incapace di dare corpo alle aspettative quando serviva la sterzata. Non pervenuto tra i fattori positivi Stan Okoye, protagonista di una palla persa sanguinosa sul meno 9 nel terzo periodo. Difficile dire che senza quell’errore sarebbe andata diversamente, ma invece di un possibile possesso per avvicinamento sembra essere stata la mazzata finale.
Alma Trieste: Pecile 7, Green 16, Cittadini 8, Coronica 0, Da Ros 12, Parks 8, Ferraro 0, Gobbato Ne, Simioni Ne, Prandin 15, Bossi 6, Baldasso 6.
Apu Gsa: Traini 3, Nobile 0, Vanuzzo 2, Okoye 13, Pinton 1, Cuccarolo 8, Ferrari 0, Castelli 8, Ray 35, Diop Ne, Gatto Ne.