Firmato il decreto contro il mais OGM, plauso della Coldiretti FVG
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto che vieta l'utilizzo dei semi di mais MON810, uniformandosi ad altre nazioni come la Francia e la Germania, notizia accolta favorevolmente dall'associazione dei coltivatori
In questi giorni il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto interministeriale che vieta la coltivazione di mais MON810 provenienti da semi geneticamente modificati. La decisione italiana viene dopo che in Europa anche Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria , Grecia, Bulgaria, Polonia e Austria hanno adottato la stessa clausola a salvaguardia della contaminazione dei propri terreni. Il provvedimento è stato firmato dal ministro per le Politiche Agricole Nunzia Di Girolamo, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.
L’approvazione di questo decreto permette di attuare riforme di emergenza partendo dal divieto di coltivazione di mais ogm, in attesa che l’Unione Europea intervenga con azioni specifiche . Il mais MON810 è un tipo di pannocchia prodotta trasformando il genoma di cellule di mais Hi-II con la tecnica biolistica ed il vettore plasmidico PV-ZMBK07. In questo modo il cereale sprigiona la proteina Cry1Ab che, essendo tossica per i lepidotteri (vastissima famiglia di insetti nella quale rientrano anche falene e farfalle), conferisce alla pianta la capacità di resistere agli attacchi di lepidotteri dannosi , come il Piralide e la Sesamia.
Il presidente Coldiretti del Friuli Venezia Giulia Dario Ermacora, plaudendo alla conclusione del decreto, ha dichiarato “La difesa della distintività italiana deve essere una priorità della politica perché da essa dipende l’esistenza stessa del made in Italy che è il nostro petrolio, il nostro futuro , la nostra leva per tornare a crescere nell’alimentare e non l’unico strumento di cui disponiamo per risolvere definitivamente e rapidamente la questione”.
A tal proposito sono recentissimi e allarmanti, infatti, i dati riportati del CRA -Consiglio per la ricerca e la sperimentazione- nel dossier che individua gli impatti del mais MON819 sulle popolazioni di lepidotteri e sugli imenotteri parassoitidi. Sempre secondo Coldiretti sono preoccupanti anche i rischi legati alla diffusione di parassiti secondari potenzialmente dannosi per altri tipi di colture. Uno studio dell’Istituto federale di tecnologia di Zurigo conferma i danni dovuti dalla coltivazione di OGM sulle larve di coccinella, soggette ad un rischio maggiore di mortalità.
Insomma mentre le discussioni tra contrari e favorevoli agli OGM continuano senza sosta anche in Italia si è presa una decisione importante a tutela della biodiversità.