La lettera: "Perso il senso delle cose, si fa cassa a tutti i costi con le sanzioni"
Egregio signor sindaco, mi riallaccio all’articolo apparso nei giorni scorsi che riportava la vicenda del tutista di Lignano che, nella situazione di allerta per la bufera in arrivo, aveva coperto la macchina con un telo ed è stato multato perché la targa non era visibile. Ha salvato la macchina, ma non ha evitato la multa. Qualcosa di simile è successo anche a me e la località è sempre quella, Lignano. Gli operatori sempre quelli, la Polizia locale. Era marzo di quest’anno quando sono andato in automobile a Lignano. Strada libera, poco traffico, andatura da crociera. Ho avuto la sventura di fare un semplice sorpasso dell’auto davanti che aveva rallentato. Ho superato i limiti di velocità, è plausibile, non lo metto in discussione. Non sapevo che c’era l’autovelox, responsabilità mia certamente quella di aver sorpassato i limiti. La contravvenzione a breve è arrivata a casa con l’indicazione di pagare entro cinque giorni, mia moglie ha pagato prontamente i 150 euro circa fra sanzione e spese correlate, guai che ti raddoppino la sanzione. Sono passati quattro mesi dal fatto. Nei giorni scorsi mi è arrivata un’altra multa per lo stesso evento: non avevo dichiarato il titolo di proprietà e chi fosse alla guida, tutto questo ai sensi della normativa che prevede, in caso di eccesso di velocità, anche la decurtazione dei tre punti sulla patente. Stava scritto nella seconda pagina, mia moglie non ha visto. Anche questa volta ho prontamente pagato i 200 euro richiesti, guai che con la sanzione il costo lieviti a 300. Ma mi chiedo veramente se tutto questo sia, non dico giusto, che magari rispetta formalmente la normativa, ma solo e semplicemente normale. Mi chiedo dunque, solo e semplicemente, se non si sia perso il senso delle cose, se il cittadino a questo punto non sia un valore per la società, non sia lui il soggetto principale che la pubblica amministrazione ha il compito di tutelare. Ero io il proprietario della macchina, ero io che guidavo la macchina, è intestata a me l’assicurazione. I vigili non hanno accesso a questi dati? Avevano il mio indirizzo al quale mi hanno reperito per la prima notifica e poi per la seconda. Nei quattro mesi trascorsi non potevano semplicemente farmi una telefonata per avvertirmi che non avevo detto se era altri a guidare l’autovettura? Penso che lo scopo della norma sia quello di tutelare il guidatore, non quello di far cassa a tutti i costi attraverso le sanzioni. Se poi gli operatori volevano essere scrupolosi nell’applicare la norma, non potevano dare per scontato che fossi io a guidare la mia macchina dal momento che non avevo dichiarato che era altri a guidare? Potevano eventualmente avvisarmi per sicurezza, bastava una semplice telefonata, o una email. Vi sono comportamenti virtuosi che non inficiano le norme, ma che vengono prima delle norme, e che la pubblica amministrazione dovrebbe mettere in atto sempre e prima di tutto perché il suo ruolo è a tutela dei cittadini, è a fianco e a favore dei cittadini, non ha un ruolo punitivo, e non opera come raccolta fondi per il comune di appartenenza. Mi viene da pensare che il Comune di Lignano non abbia, o abbia perduto il senso delle cose, voglia farsi cattiva fama, e invece di presentarsi come un Comune aperto e virtuoso, capace di attrarre turismo e costruire una immagine positiva e accogliente di sé, voglia mostrare il volto ottuso di chi allontana. Mi dispiace, e confido che l’Amministrazione consideri fra le sue priorità quella di attivare quei comportamenti virtuosi che la facciano sentire vicina, attenta ai cittadini e al benessere della collettività. Con rispetto e cordialità. Giorgio Solero