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Addio a Marilena Grasso, una vita per l'insegnamento

È mancata all'affetto dei suoi cari l'ex insegnante del liceo classico "Stellini" di Udine

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Nella notte di giovedì 22 dicembre Ignazia Marilena Grasso è mancata all’affetto dei suoi cari, all’età di 90 anni. Insegnante, scrittrice, saggista e traduttrice, condusse una vita culturale intensa ricca di relazioni interpersonali profonde, di fede, di premi letterari e riconoscimenti personali, che le derivavano dall’aver formato molti dei laureati udinesi di alcune generazioni.

La vita

Era nata nel 1933 a Zomeais da due insegnanti molto noti in quelle zone, Francesca Grasselli da Bergamo e Giuseppe Grasso da Piazza Armerina, ai quali venne intitolata nel 1984 la scuola dell’infanzia di Ciseriis. Prima di tre figli (Antonio, tra le altre cose, si ricorda come fondatore della sezione Ana di Ciseriis, mentre Franco, trasferitosi a Genova, era diventato manager nell’industria), Marilena frequentò brillantemente il liceo classico “Stellini” di Udine. Ci tornò nel giro di pochi anni nel ruolo di insegnante, dopo aver conseguito a pieni voti la laurea in lettere antiche, all’Università Cattolica di Milano. Diventata collega dei suoi professori, insegnò per tutta la vita greco e latino, preparando e appassionando allo studio centinaia di giovani, poi diventati medici, magistrati, avvocati e altro ancora. La scrittura fu sempre una parte importante nell’espressione del suo estro e della sua enciclopedica cultura, tanto da pubblicare diversi libri di poesie, come “Il tempo e le stagioni”, pubblicato da La Nuova Base di Udine nel 1983; “Lo Scrigno di Galadriel”, Carrello Editore, Catanzaro, 1985, “Scherzi e ghiribizzi” (1998). È presente anche nelle antologie pubblicate da Carello Editore “Salmodiando”, “Trittico poetico”, “Olimpo lirico” volumi secondo e terzo, “Antologia della poesia italiana del Novecento”. Vinse diversi premi letterari, tra cui il premio al concorso “Santa Margherita Ligure-F. Delpino”, nel 1998. Appassionata studiosa di qualsiasi parte dello scibile umano, si dedicò all’attività di traduttrice di opere dal francese, dall’inglese, dal tedesco e naturalmente dalle lingue classiche. Fece parte della Commissione liturgica dell’Arcidiocesi di Udine, dove frequentò la scuola di teologia per laici. Questa formazione la spinse a collaborare con le riviste “Servitium”, “Marianum”, “La voce di San Marco” e “La vita cattolica”. Fece parte anche del gruppo udinese di preghiera “Cenacolo”, aderente al Rinnovamento cattolico carismatico. Non meno importante la sua passione per la musica, che le derivava dalla tradizione familiare e dal padre, in particolare, che suonava diversi strumenti: lei amava accompagnarlo al pianoforte. Fece parte di diversi cori polifonici sia ai tempi universitari a Milano che nell’Udinese e, in particolare, con il “Coro del liceo classico Stellini”, il “Grop Coral Giviano” di Givigliana, il coro “Lis Vilis” di Coia e Sammardenchia di Tarcento. Amava molto anche la musica popolare, in quanto parte della tradizione orale del passato. Nipote di Antonio Grasselli, brillante imprenditore e primo presidente della Tarcentina calcio, non disdegnava seguire in televisione le avventure dell’Udinese. Amava tantissimo il fantasy e la fantascienza, da Tolkien – in tempi non sospetti – a StarTrek, perché le piaceva immaginare il futuro. Mente eccelsa, lascia tanti ricordi indelebili in tutti coloro che la hanno incontrata. I funerali saranno celebrati giovedì 28 dicembre alle ore 10 e 30 nella chiesa di Ciseriis.

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