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Salute

Sanità: Sirotti primo presidente dell’ordine multi-professioni

Dopo le elezioni le categorie hanno indicato i propri rappresentanti. Il neo presidente: “Le comunità professionali, devono dare sicurezza e garanzie alla tutela della salute”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

È Giorgio Sirotti il presidente del nuovo Ordine multi-professioni del Friuli Venezia Giulia: lo ha deciso il Consiglio direttivo del nuovo organismo, che riunisce 19 categorie di professionisti della sanità, con 4 mila iscritti in tutta la regione. L’Ordine è sorto in seguito all’approvazione della legge Lorenzin che prescrive l’obbligo di iscrizione ad un albo per ogni professione sanitaria riconosciuta. Il Consiglio si era insediato in settimana dopo le prime elezioni dell’ordine del 14 e 15 dicembre: Sirotti, fisioterapista e presidente dell’AIFI e del COREAPS regionali, vanta una lunga esperienza in ambito associativo. “Gli impegni che ci attendono sono importanti – spiega Sirotti - e ci siamo messi tutti a disposizione di questa nuova avventura con spirito di servizio e voglia di lavorare insieme. Questo è il clima che ho avvertito nel primo incontro e che spero riusciremo a trasmettere a tutti i nostri iscritti”. “Personalmente – ha aggiunto - nell’era degli uomini soli al comando, credo ancora nel lavoro di gruppo e nei progetti collettivi: forse è la soluzione per uscire dalle inquietudini e paure che attraversano la nostra società. Le comunità professionali, in quanto sistemi esperti, possono avere ruolo importante per contribuire a dare sicurezza e garanzie in un ambito fondamentale come quella della tutela della salute”. Accanto a Sirotti fanno parte del Consiglio direttivo, che rimarrà in carica quattro anni, la Segretaria e il Vicepresidente, Anna Liberale e Andrea Cecotti (Tecnici Sanitari Di Radiologia Medica), e Flavio Del Bianco, Tecnico della Prevenzione, che ricoprirà l’incarico di Tesoriere. Con l’insediamento dei nuovi ordini e albi si colma dunque un vuoto che ancora distingueva tra professionisti, dando, dopo quasi 20 anni, pari dignità davanti alla legge a tutte le professioni della sanità. Finalmente sarà possibile per il cittadino sapere se chi ha di fronte è un professionista vero oppure no, si potranno identificare e segnalare alle autorità condotte illecite e far emergere tutte quelle situazioni in cui personaggi più o meno identificabili, approfittando dei vuoti normativi, avevano esercitato abusivamente. La tutela della qualità e sicurezza delle cure è uno dei primi impegni del nuovo organismo, accanto al monitoraggio delle prossime fasi di implementazione della riforma sanitaria regionale, facendo rete con gli altri ordini, le organizzazioni rappresentative di lavoratori, utenti e dei malati, nella convinzione che la sanità sia un bene comune e come tale richieda di essere “maneggiata con cura”, nell’interesse del professionisti, ma soprattutto dei pazienti e dei cittadini.

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