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Punto nascita chiuso, Palmanova continua la sua lotta

Assemblea al teatro "Modena" con il sindaco Martines in testa: "A Fedriga chiedo di sospendere l’applicazione delle legge e, finalmente, venire sul territorio, mostrarsi e parlarci apertamente, trattare con i rappresentanti eletti per il bene e la sicurezza della persone"

Palmanova non si arrende e continua la sua lotta contro la chiusura del punto nascita annunciata dalla Regione. Una platea piena ha accolto oggi, al Teatro "Modena" il sindaco Francesco Martines e tutti gli interventi che hanno voluto fare chiarezza sulla situazione e, più in generale, dell’Ospedale di Palmanova. Un lungo excursus fatto di numeri, fatti, dati medici, leggi e decisioni prese dagli organi politici competenti, ha cercato di illustrare al pubblico presente quello che sarà il futuro del nosocomio cittadino. Sul palco anche medici e operatori sanitari oltre a mamme, presenti e future. In tutti la preoccupazione e l’incertezza su ciò che sarà, oltre all’incomprensione in merito alla decisioni prese. Presenti molti sindaci dei territorio, in rappresentanza dei comuni della Bassa friulana che sostengono l’iniziativa.

"Comportamento indescrivibile"

“È doveroso informare i cittadini su ciò che il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e l’assessore alla sanità Riccardo stanno facendo. Gireremo più di trenta comuni, toccando un bacino di 80mila persone, con assemblee pubbliche, per parlare di fatti, dati scientifici, numeri, pareri medici che smentiscono ciò che il Consiglio regionale ha deciso di mettere in legge, senza alcun confronto con il territorio, con i medici, con gli amministratori. Abbiamo scoperto dai giornali che hanno deciso di chiudere il punto nascita di Palmanova. Un comportamento indescrivibile, mai successo” commenta il primo cittadino della città stellata. 

"Non ci arrendiamo"

“A Fedriga chiedo di sospendere l’applicazione delle legge e, finalmente, venire sul territorio, mostrarsi e parlarci apertamente, trattare con i rappresentanti eletti per il bene e la sicurezza della persone. Se questo non sarà, la nostra lotta continuerà. Ad ora esistono solo due righe di una legge regionale. La strada per la chiusura del Punto Nascita di Palmanova è ancora lunga, così come quella della riaperura di quello di Latisana. Ora in Regione si affrettano i tempi, credendo che, con un blitz, si possa zittire la gente e demotivare le tante voci di protesta che da più parti stanno emergendo. Noi non ci arrendiamo. Non daremo tregua e continueremo in tutte le sedi, legali e politiche, a ridabire le nostre ragioni”, conclude il sindaco Martines.

Le firme

Intanto continua la mobilitazione popolare, arrivata a toccare le 10mila sottoscrizioni. Vista la richiesta, questa di protrarrà anche oltre il 30 giugno. Tutti i fogli con le firme già raccolte possono già venire consegnati all’anagra del Comune di Palmanova. Sarà possibile firmare nei 25 comuni aderenti e online su Change.org all’indirizzo chng.it/qGZrT48Bdt. Le firme online e cartacee verranno unite, quindi - fanno sapere dall'organizzazione - non bisogna firmare con entrambe le modalità.
 

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