rotate-mobile
Politica Via Cividale / Via Cividale

Wi-fi gratis per i profughi, è polemica. L'opposizione: «Puro servilismo da parte delle istituzioni»

Duro attacco della minoranza attraverso le parole di Vincenzo Tanzi sulla connessione free all'ex Caserma Cavarzerani «Un populismo mascherato al concetto di accoglienza». La replica di Giacomini: l'obiettivo dell'antenna è rendere il centro storico più godibile e fruibile per udinesi e turisti

Duro attacco dell'opposizione sulla concessione del wi-fi- gratis ai richiedenti asilo. A farsi portavoce del pensiero della minoranza in consiglio comunale è Vincenzo Tanzi di Forza Italia: «Dopo il viaggiare gratis e senza biglietto dei profughi sugli autobus cittadini, adesso spunta anche un’antenna e per la connessione wi-fi nell’ex caserma Cavarzerani, a spese dei contribuenti. Mantenuti con vitto e all’alloggio, potevano farsi mancare in casa la connessione veloce? Cosa dobbiamo aspettarci ancora, cosa gli manca che non hanno?».

Tanzi attaca: «Qui non si tratta se pochi o tanti soldi che palazzo d’Aronco spende per installare un’antenna, come afferma l’assessore Gabriele Giacomini. È l’approccio che è sbagliato. Sfido chiunque a smentirmi. Se fossero stati gli udinesi residenti nella zona di via Cividale a chiedere un’antenna wi-fi per migliorare e potenziare la connessione per uno scambio dati più veloce, l’amministrazione comunale avrebbe tirato fuori mille scuse. Il patto di stabilità, i fondi insufficienti, non è previsto negli obiettivi del Comune».

Secondo l'opposizione «Per i profughi tutto è dovuto. Un populismo mascherato e mischiato in ogni modo e in ogni luogo al concetto di accoglienza, divenuta ormai puro servilismo da parte delle Istituzioni. Una mossa geniale qualcuno direbbe. Ma cosa pensa l’amministrazione comunale di aver risolto così la questione degli assembramenti dei profughi che invadano le piazze di Udine con cellulari e smartphone? E dopo, invece, se ne staranno belli e buoni rintanati all’interno dell’ex comprensorio militare? Pura utopia. Gli udinesi continueranno a vedere in giro per la città gente buttata a terra, sui marciapiedi e sulle aiuole a chattare e video chiamarsi».

Per Tanzi il rischio è quello di «innescare e di fare esplodere una bomba sociale e una lotta tra poveri»Questo perchè, secondo il consigliere comunale, c'è un'altra questione da considerare «Mentre i cittadini sono tartassati di tasse e di balzelli di ogni genere, nei confronti dei profughi assistiamo come ogni livello amministrativo spende soldi ed è pronto a mettere a bilancio ingenti somme senza farsi nessuno scrupolo, oltretutto facendo passare il messaggio che è indispensabile e corretto fare così».

Non è mancata, però, la replica dell'assessore Gabriele Giacomini, secondo cui il consigliere comunale Vincenzo Tanzi e il centro destra hanno perso l'ennesima occasione per fare il bene di Udine non appoggiando un'iniziativa sollecitata dal Prefetto Zappalorto e dai cittadini e concordata con la Polizia Locale, il Demanio e con la Prefettura stessa.

Giacomini ricorda che l'obiettivo dell'antenna è innanzitutto rendere il centro storico più godibile e fruibile per udinesi e turisti, evitando assembramenti di un numero di persone troppo alto, come è avvenuto ad esempio negli ultimi mesi in alcune zone del centro storico. Assembramenti troppo numerosi infatti possono ostacolare la fruibilità degli eventi e delle manifestazioni oltre che dei monumenti cittadini più importanti.
Inoltre questa operazione allo studio del Comune, condivisa con la Prefettura, punta alla sicurezza informatica e a evitare quanto successo ad esempio già a Treviso, dove i richiedenti asilo vagavano all'interno della città alla ricerca di hotspot liberi da password, intasando il wifi anche dei privati cittadini.
Secondo l'assessore Giacomini fa sorridere che si focalizzi l'attenzione su un investimento così piccolo, di cui  peraltro il Comune è chiamato ad occuparsi anche sulla base delle indicazioni scritte fornite dal Prefetto, facendo riferimento all'articolo 2 del decreto ministeriale del 5 agosto 2008.
Infine, non solo l’operazione allo studio intende favorire il benessere di tutta la città, ma lo stesso servizio wifi è un sistema di infrastrutture che vanno a vantaggio di tutti i cittadini e dei fruitori del centro cittadino e sul quale l'amministrazione comunale ha investito con forza, sviluppando una rete che solo qualche anno fa contava solo 4 hot-spot e che ora ne conta ben 33, attivi nelle vie e nelle piazze principali, nei parchi e in altri luoghi di interesse.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Wi-fi gratis per i profughi, è polemica. L'opposizione: «Puro servilismo da parte delle istituzioni»

UdineToday è in caricamento