"Col Museo di storia naturale rischiamo una cattedrale nel deserto"

Vincenzo Tanzi, vice coordinatore vicario del Pdl cittadino, interviene  sulla questione del Museo di storia naturale, a suo modo di vedere le cose un investimento troppo "pesante" visto il periodo di recessione economica.

"Non costruiamo cattedrali nel deserto, opere come il Museo di Storia naturale che rischiano di non essere completate". A dirlo è il vicecoordinatore vicario del Pdl di Udine Vincenzo Tanzi, che aggiunge: "Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno. Il Museo a Udine è stata da sempre un'ottima idea, ma i tempi sono cambiati e impegnare una cifra importante come 20 milioni di euro (dieci già nelle casse e altri dieci da reperire) e non avere certezze di ultimarlo nel giro di breve tempo è uno sfregio nei confronti di chi in questo periodo è in serie difficoltà economiche, dal povero, al cittadino medio fino all'ultimo imprenditore".

"Quando nel piatto ci sono in gioco milioni di euro, la politica deve agire con senso di responsabilità nel saper valutare bene costi e benefici, agire senza tenere conto di queste prerogative si corre il rischio di fare solamente scelte di parte e azzardate".

"Mi rendo conto che il progetto rientra nel programma elettorale del 2008 di Honsell, ma da allora tante cose sono cambiate, in un periodo di recessione che stiamo vivendo, Udine ha bisogno di ben altro. Basterebbe chiedere ai friulani che hanno perso il lavoro negli ultimi tre anni, sono convinto che sarebbero disposti a sacrificare il Museo per investimenti immediati per la crescita, per lo sviluppo e per l'occupazione. Con 20 milioni si possono fare tantissime cose per il rilancio di Udine e vederli utilizzati per un'opera che non è strategica né per la città né per l'indotto, è davvero un'azione contro chi è in serie difficoltà economiche".