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Spending review, intervengono la Provincia e la Camera di Commercio

Sulla revisione della spesa pubblica in atto in questo periodo dicono la loro l'amministrazione provinciale, tramite l'assessore Virgili, e la Commissione anziani della Camera di Commercio di Udine

Interventi differenti, ma da tenere ugualmente in considerazione, sulla spending review. Dice la sua la Provincia di Udine, tramite l'assessore Virgili, identificandola come una realtà già applicata dalla Provincia di Udine dall’inizio del mandato: “Siamo un esempio di virtuosità e di oggettivo contenimento della spesa pubblica”, rende noto l’assessore provinciale al Personale e alla Programmazione, Mario Virgili, secondo cui “avendo già l’Ente provveduto a razionalizzare e rendere snella la pianta organica, ha margini molto ridotti per tagli massicci, altrimenti si rischia di creare disservizi ai cittadini”.

Di fronte agli scenari aperti dalla manovra nazionale, Palazzo Belgrado ricorda al governo Monti che “gli enti pubblici che hanno anticipato la spending review di propria iniziativa, non possono operare una seconda revisione delle dotazioni organiche con le stesse magnitudo che sono state pensate per gli enti non virtuosi, pena il rischio di disservizi ai cittadini”, fa sapere Virgili che invierà a Roma una missiva nella quale riporterà, nero su bianco, i dati virtuosi che caratterizzano l’ente intermedio: il personale effettivo è già stato portato al 10 per cento in meno rispetto alla pianta organica antecedente il 2008 (da circa 600 a 550) e i dirigenti sono stati già tagliati del 40 per cento (infatti sono passati da 10 a 6) con una retribuzione fortemente baricentrata sui risultati effettivamente conseguiti. “E’ evidente che la Provincia ha precorso i tempi, introducendo queste razionalizzazioni in epoca non sospetta, proprio in nome del risparmio della spesa pubblica”, aggiunge l’assessore Virgili che sottolinea inoltre la strategia oggi utilizzata da palazzo Belgrado volta alla gestione mirata e puntuale delle integrazioni delle competenze da inserire: blocco del turnover automatico e copertura delle competenze necessarie ricorrendo a figure con profilo mirato e attivando un piano generale per la formazione. “Qualsiasi altro taglio o altro ulteriore sacrificio con logiche massive e non mirate, avendo noi messo in atto già le misure preventive, significherebbero l’impossibilità stessa per l’Ente di assicurare i servizi oltre che una grande difficoltà a poter operare positivamente per la risoluzione dei problemi sul territorio. Non si possono trattare allo stesso modo enti virtuosi come la Provincia di Udine e altri enti che si trovano in situazioni di inefficienza grave”.

Dimostra preoccupazione per la questione anche la Commissione anziani della Camera di Commercio: un quadro di forte preoccupazione per un settore, quello del welfare, che ha già dato e non può essere ulteriormente penalizzato. La commissione Anziani della Camera di commercio di Udine, composta dai componenti del Capla Fvg, il Coordinamento associazioni pensionati lavoratori autonomi, si è riunita alla luce delle notizie che provengono da Roma sul fronte dei provvedimenti governativi anti-sprechi.

La commissione valuta con molta attenzione una situazione che, quanto a sanità e sociale, non può che preoccupare la fascia della terza età. Risorse in calo, tagli a volte indiscriminati, diminuzione dei servizi sono realtà con le quale purtroppo dover fare i conti.

Pur condividendo la filosofia di un provvedimento, quello della spending review che si rende necessario nell’Italia degli storici sprechi pubblici, secondo la commissione va assolutamente evitato che si faccia pagare ulteriormente una regione, il Friuli Venezia Giulia, che si è invece sempre dimostrato virtuoso sul fronte del contenimento della spesa.
 

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