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Aperture festive dei negozi, la protesta di Rifondazione Comunista

Protesta vibrata da parte del partito politico, che non accetta l'apertura indiscriminata della grande distribuzione in occasione delle prossime festività del 25 aprile e del primo maggio

Rifondazione Comunista interviene nel dibattito sulle aperture festive dei centri della grande distribuzione, con un comunicato che lascia pochi dubbi sulla posizione scelta:

"Liberiamo le feste dal lavoro! Il decreto Liberalizzazioni del Governo Monti ha permesso aperture indiscriminate nel settore del commercio. In teoria oggi i negozi, ma chiaramente è la grande distribuzione ad approfittarne, possono aprire ogni giorno dell’anno, senza rispettare nessuna festività.

Già prima di questa norma l’Italia era il paese europeo con il maggior numero di aperture. Ora la liberalizzazione selvaggia degli orari non permette ai lavoratori e alle lavoratrici del settore di avere regole certe, di veder garantito il proprio diritto al riposo. Spesso, inoltre, i dipendenti del commercio hanno contratti part-time, flessibili e con salari molto bassi.

In molti, in questi mesi di sperimentazione, si sono schierati apertamente contro la legge sulle Liberalizzazioni: i sindacati, la chiesa, l’Anci e anche la Confcommercio. E’ ormai dimostrato, infatti, che maggiori aperture, in tempo di crisi, non garantiscono maggiori incassi né rilanciano i consumi. Peraltro è ridicolo che proprio un Governo che aumenta l’Iva al 23% parli poi di competitività del settore.

Come dimostra la proliferazione dei grandi centri commerciali, è proprio questo settore ad aver bisogno di una forte regolamentazione. In questo la Regione deve farsi parte attiva, con gli strumenti che ha a disposizione. Ad esempio, facendo funzionare l’Osservatorio regionale ed attivando un tavolo efficace in materia.

A breve ci saranno due giornate importanti : il 25 aprile e il 1° maggio. Festività civili fondamentali, che ci ricordano la lotta di Liberazione dal nazifascismo e l’importanza del lavoro e della sua dignità. In tutta Italia si terranno grandi manifestazioni.

Facendo la spesa gli altri giorni  aiuteremo i lavoratori e le lavoratrici nella lotta per i loro diritti e avremo l’occasione, durante le feste,  di occupare meglio il nostro tempo.

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