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Politica

Nue 112, è ancora "agosto di fuoco" tra Riccardi e Panontin

Per il capogruppo forzista «il limite è stato definitivamente superato». «Attacchi strumentali» e basta secondo l'assessore

Prosegue la “guerra d’agosto” tra l’assessore regionale Paolo Panontin e Riccardo Riccardi, capogruppo forzista al Consiglio di piazza Oberdan. Dopo gli screzi di dieci giorni fa è di nuovo tempo di polemica, questa volta legata al funzionamento del Nue 112.

Riccardi

«È inutile continuare a dire che il sistema del Nue 112 è presente in Lombardia ed è imposto da procedure comunitarie - incalza il politico del centrodestra -. La differenza è che dalle altre parti funziona e da noi no. Il limite a questo punto è stato definitivamente superato. Dopo la gravissima disorganizzazione nella gestione delle emergenze di questi giorni, arrivano, ad offendere l'intelligenza degli abitanti di questa regione». «Questa giunta - prosegue Riccardi - conferma per l'ennesima volta la propria assoluta incapacità di governo e l'arroganza con cui da sempre si rapporta alle esigenze e alle legittime richieste della cittadinanza. Politicamente questi 5 anni rappresentano il punto più basso per la  regione sia dal punto di vista del merito delle politiche messe in atto che del metodo odioso per tutti i cittadini che è stato adottato. Caro Panontin - chiude Riccardi -, se non siete capaci di gestire un'emergenza che era stata abbondantemente annunciata la colpa è solo vostra. Ammettetelo e andatevene a casa».

Panontin

«Le parole di Riccardi confermano la strumentalità dei suoi attacchi. Da un politico che può vantare un'esperienza specifica alle spalle ci saremmo aspettati qualche proposta per migliorare il servizio, non la banale ripetizione di accuse generiche - si difende il componente della giunta Serracchiani -». «Fare opposizione significa contribuire, da una posizione diversa, al bene della comunità. Attendiamo - ha aggiunto Panontin - che Riccardi dimostri questa attitudine, finora assai poco praticata, della critica costruttiva». «Per costruire la propria campagna elettorale Riccardi ha un disperato bisogno di polemizzare. Purtroppo è una polemica che demolisce il lavoro di tante persone che - ha concluso - operano per il bene della comunità».

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