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Politica Rizzi / Via Brescia, 3

"Potere al popolo" ha in programma la pace

Nuovo appuntamento per la campagna elettorale con Potere al Popolo. L’incontro è fissato per venerdì 23 febbraio dalle ore 20 presso il Circolo Arci Nuovi Orizzonti in Via Brescia 3, Rizzi

La cittadinanza è invitata a partecipare all’incontro dal titolo “Abbiamo in programma la pace”, organizzato da Potere al Popolo, che si terrà a Udine venerdì 23 febbraio dalle ore 20 presso il Circolo Arci Nuovi Orizzonti in Via Brescia 3, Rizzi. Durante l’evento sarà illustrato e discusso coi presenti il punto 3 del programma politico di Potere al Popolo dedicato a “Pace e disarmo” (inserito in calce al presente comunicato). All’incontro parteciperà, con un intervento artistico, l’attrice teatrale Giuliana Musso, dopo l’intervento introduttivo dello scrittore e saggista Gregorio Piccin. Info: Antonio Sortino 3406217067 3 PACE E DISARMO Il rischio che la “guerra a pezzi” che affligge il pianeta diventi organica e trascini il mondo in un devastante conflitto generale segna il nostro tempo. Non a caso riprende la corsa al riarmo con un ruolo particolarmente aggressivo dell’amministrazione Trump, che chiede a tutti i paesi della Nato di portare le proprie spese militari al 2% del PIL.

Il nostro paese si è trovato e rischia di trovarsi sempre più coinvolto in guerre di aggressione a causa degli automatismi dell’adesione alla Nato e per la responsabilità piena e complice dei governi che si sono succeduti negli ultimi 30 anni; per il medesimo vincolo di subalternità sul nostro territorio proliferano basi militari vecchie e nuove (Sicilia, Campania, Sardegna), si installano nuove bombe nucleari a Ghedi ed Aviano, aumentano la produzione, le spese e gli impegni militari all’estero, sia nel quadro della Nato che del nascente esercito europeo: una spesa media di 800 milioni di euro l’anno per le “missioni” militari all’estero e per il riarmo, circa 500 milioni di euro all’anno per la diaria dei 50 mila soldati di stanza nelle basi militari Usa e Nato, 80 milioni di euro al giorno per le spese militari generali. La fuoriuscita dai trattati militari è la condizione per impedire il coinvolgimento del nostro paese nelle guerre imperialiste del XXI secolo, per una sostanziale riduzione delle spese militari, lo smantellamento delle armi nucleari e delle basi militari, per una politica di disarmo, neutralità e cooperazione internazionale. Per questo lottiamo per:

  • la rottura del vincolo di subalternità che ci lega alla NATO e la rescissione di tutti i trattati militari
  • la ratifica da parte dell’Italia del “Trattato ONU di interdizione delle armi nucleari” del 7 luglio 2017, in coerenza con l’art. 11 della Costituzione
  • il ritiro delle missioni militari all’estero; • la cancellazione del programma F35 e degli altri programmi militari e la riconversione civile dell’industria bellica
  • la cancellazione del MUOS in Sicilia, lo smantellamento delle basi militari in tutto il paese,la rimozione delle bombe nucleari presenti sul territorio e la restituzione a fini civili dell’uso del territorio, problema particolarmente grave in realtà come la Sardegna.
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