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Pizza e la polemica con Bagnasco: arriva l'esposto in Procura

A presentarlo è stata una privata cittadina. Intanto i consiglieri di minoranza Berti, Ioan, Michelini, Zaccuri e Marsico lamentano una "violazione del profilo istituzionale del Comune" dopo le dichiarazioni dell'assessore, considerando vane le scuse già formulate

Prima le dichiarazioni di Bagnasco sulle nozze gay "i loro desiderata, bisogni, diritti individuali sono già assicurati dal diritto civile, senza la necessità di creare un nuovo soggetto di diritto", poi il commento dell'assessore Pizza sul suo profilo Facebook: "Il cardinal Bagnasco, presidente dei vescovi d’Italia, è ignorante, perfido e bugiardo...in Italia i diritti alle coppie gay e lesbiche non sono riconosciuti. Vada all’inferno lui e coloro che lo seguono".

A seguire uno stuolo di polemiche, con in mezzo le scuse e le precisazioni di Pizza. Non sono però soddisfatti i consiglieri di minoranza Michelini, Ioan, Zaccuri, Marsico e Berti, che hanno prodotto un documento dove invocano chiarezza sulla situazione, chiedendo al sindaco Honsell "quali iniziative intende assumere al fine di ripristinare il profilo istituzionale dovuto dagli esponenti della giunta comunale ritenendo del tutto vane le scuse formulate dall’assessore Pizza in quanto la responsabilità di chi ricopre tali incarichi pubblici implica necessariamente un equilibrio ed una misura nelle proprie espressioni totalmente compromessa per la violenza, l’intolleranza e l’arroganza utilizzata per offendere la Chiesa ed i cattolici."

Infine è arrivato anche l'esposto alla Procura della Repubblica, questa volta da parte di una privata cittadina, legittimato dal fatto che l'assessore, con le sue dichiarazioni, avrebbe incitato "di fatto all’odio religioso nei confronti di chi crede, professa e pratica la religione cristiano-cattolica."


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