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Fontanini: gli osovani ci hanno evitato l'annessione alla Jugoslavia

Il presidente della Provincia di Udine è intervenuto a Ragogna al convegno organizzato dai fazzoletti verdi della Resistenza. Intervenendo nel dibattito ha commentato: "a scuola questa storia va approfondita di più"

“La vostra storia di libertà, come recita lo slogan di questo evento, è diventata la nostra storia di libertà: un grazie speciale a voi che avete assicurato la nostra condizione libera e ci avete permesso di vivere in democrazia, evitando di finire annessi a regimi comunisti totalitari”: queste le parole usate dal Presidente della Provincia di Udine al convegno di amicizia organizzato a Ragogna dagli osovani, un appuntamento che rinnova lo spirito di patriottismo e libertà che ha caratterizzato la missione dell’Associazione Partigiani Osoppo Friuli.

“Non è mai sufficientemente e universalmente riconosciuto il ruolo esercitato dagli Osovani a tutela dei nostri confini: ritengo che ancora troppi pochi ringraziamenti vengano fatti a questi paladini della democrazia. Senza il loro apporto il Friuli sarebbe diventato terra appartenente all’ex Jugoslavia titina che avrebbe ovviamente cancellato ogni segno di distinzione linguistica ed etnica, riducendoci a territorio satellite”.

Secondo il numero uno di Palazzo Belgrado “è necessario che i programmi scolastici delle nostre scuole dedichino più spazio e più approfondimenti alla storia della Osoppo, ancora relegata a scarni passaggi nei manuali quando, invece, per le nostre zone, essa è fondamentale. Mi appello pertanto ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di storia affinché integrino i testi scolastici con focus specifici, promuovendo anche visite didattiche ai luoghi connessi all’azione degli osovani e alle lapidi che ricordano le stragi perpetrate a danno di quanti si battevano per assicurarci la libertà”.

Il convegno dell’amicizia si è aperto con la delegazione dell’APO che si è recata al monumento in ricordo della Medaglia d’oro al valor militare Giuseppe De Monte “Livorno” e alla lapide in memoria dei patrioti caduti sulla strada per il Monte di Muris. I partecipanti si sono poi ritrovati attorno al monumento ai caduti in piazza a Ragogna. Poi la commemorazione dei caduti, la deposizione delle corone d’alloro, la santa messa e la cerimonia nell’Auditorium della parrocchia con gli interventi, oltre che del presidente Fontanini, del presidente dell’APO Cesare Marzona, del sindaco di Ragogna Mirco Daffarra e dell’onorevole Manuele Di Centa. A seguire la presentazione del libro L’ultimo 25 aprile di Enrico Mattei scritto da Roberto Tirelli con gli interventi dell’onorevole Renato Farina su Porzûs e del senatore Mario Toros, osovano e già Ministro della Repubblica. Al termine della cerimonia sono stati consegnati medaglie ed attestati ai patrioti osovani di Ragogna.

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