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Disoccupazione, Panariti: «L'impegno della Regione è e sarà massimo»

Le considerazione dell'assessore dopo la diffusione dei dati su "Neet" e occupazione da parte del segretario della Cgil regionale Pezzetta

«Ricordando che stiamo lentamente uscendo da una crisi epocale, è bene sottolineare i miglioramenti che si sono registrati negli ultimi due anni in Friuli Venezia Giulia per l'occupazione generale, per i "neet" (persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione) e per la diminuzione della disoccupazione di lunga durata». Lo ha affermato l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Loredana Panariti, in riferimento ai dati sul lavoro della Cgil commentati dal segretario Villiam Pezzetta.

«Segnali positivi»

«I dati riportati da Pezzetta sono corretti e le preoccupazioni condivisibili - ha aggiunto Panariti -, ma spicca il fatto che i numeri dell'incremento del Pil e dell'occupazione hanno un segno positivo da quasi due anni pieni e ora addirittura per previsioni sono ancora in ulteriore aumento. Certo non siamo tornati ai livelli pre-crisi e in Friuli Venezia Giulia lavoriamo in particolare per stimolare l'innovazione tecnologica e investire ulteriormente in formazione e istruzione, soprattutto per i giovani».

Disoccupazione

Il tasso di disoccupazione di lunga durata (uno degli indicatori più rilevanti per capire se e in che termini le politiche del lavoro sono efficaci), ossia coloro che cercano lavoro da più di 12 mesi, in Friuli Venezia Giulia era dell'1,4% nel 2004, del 2,2% nel 2010 per salire ancora ancora al 4% del 2014, punto più alto durante la crisi, e iniziare quindi a scendere sino al 3,3 del 2016 (3,9% per le donne, 2,9% per gli uomini). Per quanto riguarda i neet di età compresa tra i 15-24 anni, in Friuli Venezia Giulia si è toccato il massimo di 17.000 unità nel 2012 per scendere nel 2016 a 14.153. Considerando i neet tra i 18-29 anni, si è passati dai 28.500 circa del 2014 ai 27.358 del 2016.

Il caso dei giovani che non studiano e non cercano lavoro

Disoccupazione giovanile

Miglioramenti si registrano anche nel tasso di disoccupazione giovanile in regione: tra i 15 e 24 anni era del 29,7% nel 2014, riducendosi al 28,5% nel 2016. Anche il tasso di disoccupazione giovanile del segmento tra i 24-35 anni ha subito un'inversione di rotta, dal 9,4% del 2012, al 12,5% del 2015 all'11,3% attuale.

Occupazione

Di converso, il tasso di occupazione 18-29 anni in Friuli Venezia Giulia è diminuito dal 2006 sino al 2015, mentre nell'ultimo anno ha segnato un incremento di due punti percentuali, dal 41,1% al 43,6% (nel 2006 era oltre il 60%), anche se va considerato che il decremento di lungo periodo del tasso di occupazione giovanile si deve anche agli effetti demografici, visto che in quella fascia di età è calata la popolazione.

L'appello

«Ciò che voglio assicurare alle parti sociali, così come alle categorie economiche - ha concluso Panariti -, è che l'impegno della Regione è e sarà massimo, impresa per impresa, per proporre, conoscere, collaborare. A settembre avvieremo un programma di incontri con i disoccupati e in ogni Unione territoriale intercomunale promuoveremo una riunione sui temi del lavoro per ascoltare tutti i contesti e stimolare tutti gli ambiti ad azioni positive».

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