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Tasse in aumento / Centro / Via Savorgnana

8,3 milioni in più di imposte al Comune: "Da Happy a Tax sindic, è un furto con destrezza"

L'opposizione tuona contro le nuove aliquote dell'addizionale Irpef e la tassa di soggiorno decise dalla giunta De Toni. "Udine si merita qualcosa di meglio"

“Avessimo aumentato noi in questo modo le tasse, apriti cielo!”. È Giovanni Barillari, nelle chiacchiere pre conferenza, a regalare il momento più gustoso dell’incontro organizzato dal centrodestra per alzare i toni contro le nuove aliquote dell’addizionale Irpef e l’introduzione della tassa di soggiorno. Difficile dargli torto. Affonda il colpo, in maniera ufficiale, Francesca Laudicina: “Una sorta di furto con destrezza assecondato dal sindaco”. In cosa si concretizzerebbe questa ruberia? A spiegarlo è direttamente l’ex assessora al bilancio. “Si è fatta una propaganda pazzesca sul fatto che ci saranno 10mila nuovi esenti dall’addizionale, oltre ai 17mila già esclusi in precedenza dall’imposta. Ma che risparmio avranno? Al massimo di poco meno di 30 euro all’anno. Così il 37 per cento dei soggetti imponibili non pagherà l'addizionale, ma il restante 63 per cento dovrà fare i conti con aumenti sostanziosi, anche fino a quattro volte rispetto a quello che versava in precedenza”.

Da sinistra verso destra Michelini, Laudicina, Vidoni, Barillari e Fontanini

Dall’extra gettito pioveranno nelle casse 8,3 milioni di euro, portando il totale di questa voce a 11,5 milioni. “Ci avevamo pensato pure noi, così è facile trovare dei soldi, ma poi abbiamo rinunciato a una soluzione del genere” spiega l’ex sindaco Pietro Fontanini. “Siamo orgogliosi di non aver aumentato i prelievi fiscali a danno dei cittadini udinesi. C’è una corsa agli aumenti che mi pare non si traducano in maggiori investimenti, visto che nell’ultimo bilancio noi avevamo previsto 60 milioni per quella voce e ora ne vedo solo 50. Tutto quello che incamereranno dove finirà? Nella spesa corrente?”. “A fare le spese di una scelta del genere è il ceto medio – riflette Luca Onorio Vidoni –. Così si passa da un Happy sindic a un Tax sindic”. Per De Toni ne ha ancora Laudicina: “Da presidente di Agemont, ora liquidata, ha accumulato perdite per 4,5 milioni. Ci preoccupa molto questa disinvoltura con i soldi pubblici. Udine si merita qualcosa di meglio”. Tra le cose che Udine non merita, per Barillari, c’è invece la tassa di soggiorno. “Non è sufficiente che la sua introduzione sia procrastinata. Non deve esistere e basta”.

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