"De Toni non poteva candidarsi", l'opposizione attacca il sindaco che risponde "tutto già chiarito"
In una conferenza stampa congiunta il centrodestra con i suoi capigruppo (assente Giulia Manzan, sostituita da Raffaella Palmisciano) accusa il primo cittadino di incompatibilità. Michelini: "Si sono presentati sbandierando trasparenza e così dovrebbero fare". La risposta: "Se non sono soddisfatti sono liberi di presentare un esposto alla Procura della Repubblica"
Una situazione poco trasparente, con il sindaco Alberto Felice De Toni in una presunta posizione – all'epoca della sua elezione – di incompatibilità. La causa? Far parte del consiglio di amministrazione della Calzavara Spa, azienda con sede operativa a Basiliano che, tra le varie attività, si occupa anche di impianti di videosorveglianza.
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La replica della Calzavara Spa
Le ragioni
Secondo gli elementi raccolti dal gruppo di minoranza del Centrodestra in Consiglio comunale il sindaco, al momento della proclamazione a primo cittadino lo scorso 18 aprile, ha certificato l’assenza di elementi non ostativi alla sua nuova carica. Nel curriculum presentato al Comune, in fase di candidatura, avrebbe omesso di indicare cinque cariche in altrettanti consigli di amministrazione. Tra questi pure quello della Calzavara, che si era già aggiudicata un appalto di fornitura e posa in opera di cinque telecamere nel novembre 2022 con il Comune di Udine. La stessa Calzavara è risultata poi affidataria di un nuovo appalto il 5 aprile 2023 (proprio nei 15 giorni intercorrenti tra la data di votazione ed il turno di ballottaggio) per l’installazione e posa in opera di un paio di telecamere. Successivamente risultano le dimissioni di De Toni dal Cda di Calzavara, ma l'opposizione chiede si sapere quando ciò si sia effettivamente verificato. In sintesi, nel centrodestra ipotizzano che per un periodo De Toni si sia trovato nella doppia veste di fornitore dell'appalto e di appaltante.
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