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Udine come Pordenone? «No al wi-fi gratis per i richiedenti asilo»

Vincenzo Tanzi, consigliere comunale di Forza Italia, torna sulla questione di un'ipotetica antenna per il segnale internet alla "Cavarzerani": «Una follia che rischia di innescare una bomba sociale»

Mentre nella vicina Pordenone il neosindaco Ciriani - come mossa ritenuta nevralgica per contrastare l’emergenza profughi - si preoccupa di spegnere il wi-fi nelle zone centrali della città, a Udine c’è chi agisce in maniera preventiva. Nessuna richiesta di rendere inefficace quanto già funzionante, per fortuna, ma di non installare niente di nuovo, nello specifico all’interno dell’ex caserma “Cavarzerani”, dove sono ospitati centinaia di richiedenti asilo. La proposta arriva dal consigliere comunale di Forza Italia Vincenzo Tanzi, che giudica l’ipotesi wi-fi all’interno della struttura di via Cividale come «una follia che rischia di innescare una vera bomba sociale», con la prospettiva - dovesse realizzarsi il progetto - di «discriminazione nei confronti degli udinesi»

«Se con questa inopportuna soluzione, pensano di risolvere gli assembramenti delle piazze di Udine - incalza Tanzi -, non hanno capito un bel nulla i nostri amministratori. I profughi sono liberi di muoversi in città e di sicuro, vista anche la bella stagione, non se ne staranno belli e buoni rintanati all’interno dell’ex comprensorio militare. Chi lo sostiene commette non solo un errore, ma rischia di innescare false aspettative alla popolazione pensando di non vederli più in giro per la città. E poi si continua a parlare della Cavarzerani, e alla Friuli allora? Niente? Nessun wi-fi a questi poveri profughi che soggiornano lì? Da qui si capisce che l’idea non sta in piedi».

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