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Imitare Trento e Bolzano. Mozione per tutelare le aziende del Fvg negli appalti pubblici

La richiesta di esercitare anche la nostra "specialità" è arrivata da parte del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia

Il gruppo consiliare Patto per L'Autonomia ha presentato alla Giunta regionale una mozione per richiedere maggiore autonomia anche per quanto riguarda la gestione degli appalti pubblici, in un'ottica di sviluppo delle piccole e medie imprese friulane.

Il settore edilizio

"La mozione ha a che fare con un settore strategico" - dichiara il capogruppo Massimo Moretuzzo - "Il settore dell'edilizia ha subito, rispetto agli altri settori, una crisi e un impatto molto maggiori. Indispensabile quindi lavorare in modo forte su questo settore". Per quanto riguarda la gestione delle risorse in regione, Moretuzzo commenta che "stiamo vivendo in un paradosso. Sappiamo che ci sono centinaia di milioni di euro fermi nelle casse degli enti pubblici della regione, nelle casse dei comuni, delle Uti. Ci sono risorse importanti che potrebbero essere investite, che però rimangono ferme perchè il sistema pubblico non è in grado di far partire le gare di appalto". Ulteriore problema consiste nel fatto che, anche quando i comuni fanno partire delle gare di appalto, "queste gare vedono la partecipazione di imprese che arrivano dai posti più disparati. Vediamo partecipare decine di imprese che arrivano da altre regioni, come dalla Lombardia o dal Veneto".

Piccole e medie imprese

"Siamo ancora lontani dal riuscire a mettere le nostre imprese in condizione di avere dei canali privilegiati" - ricorda Moretuzzo - "cioè essere nelle condizioni di avere la possibilità di dire la loro in modo prioritario". Da qui, nasce la mozione presentata alla Giunta, nata dall'esempio delle due province autonome di Trento e di Bolzano. "Queste due province hanno, nello statuto di autonomia, la nostra stessa competenza rispetto al tema dei lavori pubblici. Le due province hanno avuto la forza politica di andare in trattativa con lo stato e di far approvare una norma provinciale dello statuto di autonomia che di fatto blinda le norme provinciali. Noi crediamo che il Friuli Venezia Giulia debba fare la stessa cosa".

La mozione

La mozione impegna la Giunta regionale ad attivare la commissione paritetica. "La nostra idea è blindare i principi delle direttive vincolanti, contenute in una circolare della regione e che derivano da una normartiva europea. Facendo queste direttive, la nostra regione aveva saltato un passaggio intermedio, passando dalla ricezione della direttiva europea attraverso una circolare degli uffici regionali. Ma questo non è sufficiente al fine di raggiungere gli obiettivi, perchè in mezzo c'è il passaggio della norma regionale che deve essere una legge della regione, che deve rivalersi sull'autonomia che il Friuli ha in tema di lavori pubblici". Per i tempi di attuazione, dipenderà dal lavoro della Giunta regionale.

Associazioni di categoria

La mozione è stata accolta in modo positivo anche dalle associazione di categoria, che sperano in un cambiamento e in uno sviluppo del settore dell'edilizia e delle piccole-medie imprese della regione. "Siamo favorevoli che questa mozione venga portata avanti. Nelle direttive vincolanti, questa iniziativa c'è, quindi non è altro che legalizzare, portare a legge delle direttive vincolanti". Questa mozione è vista come a tutela degli interessi delle imprese locali, ma negli anni "gli enti che gestiscono gli appalti, hanno avuto un costante rigetto. Queste direttive non veniva applicate perchè spaventati da possibili ricorsi e dall'Anac, che ha sempre cercato di ostacolare queste iniziative che portano gli interessi locali in primo piano rispetto agli interessi nazionali".

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