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Manca il friulano in Rai? «Impegno non adeguato di Serracchiani»

Lo sostiene il presidente regionale della Lega Nord Mario Pittoni

«Nello schema di convenzione Rai approvato venerdì scorso dal Governo, non è stato tolto il friulano che in realtà non c'è mai stato, bensì aggiunto il sardo. A conferma di un impegno evidentemente non adeguato a Roma della presidente della Regione Debora Serracchiani, che pure è la vice segretaria nazionale del partito che governa. Altrimenti non si spiega come il sardo sia invece passato...».

Lo afferma Mario Pittoni, già membro della commissione di Vigilanza Rai per la Lega Nord e promotore dell'accordo che nel 2013 ha portato le prime 90 ore di marilenghe nel servizio pubblico. «Se comunque – aggiunge Pittoni - la numero due del Pd decide finalmente di alzare la voce, può ancora rinnovare la richiesta tramite il parere (pur non vincolante) che la Vigilanza deve esprimere sul provvedimento entro 30 giorni. In ogni caso, sotto il profilo pratico, quello che conta sono i contenuti delle Convenzioni (in scadenza il 30 aprile) che la Rai stipulerà nei prossimi mesi con il Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio successivamente al rinnovo della concessione. Potenziare il friulano in Rai è infatti possibile ormai da almeno quattro anni con la convenzione a suo tempo concordata con la presidente Tarantola, che il 28 gennaio 2013 ha dato il via alle trasmissioni in marilenghe. Da allora – conclude Pittoni - lo sviluppo di spazi, in particolare televisivi, dipende solo dalla pressione esercitata a Roma dai rappresentanti istituzionali del Fvg».
 

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