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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Le banche dati pubbliche verso un futuro di integrazione

Presentato il “Manifesto per l’Integrazione e l’Interoperabilità dei Sistemi Informativi degli Enti Locali”: un approccio innovativo e unico sul territorio nazionale. Maggiore efficienza dei comuni, incremento dei servizi online e snellimento della burocrazia  

Presentato nella sede dell'Anci il primo “Manifesto per l’Integrazione e l’Interoperabilità dei Sistemi Informativi degli Enti Locali”. Un sistema informativo integrato riesce a mettere in relazione e a “far parlare” tra loro i dati e i sistemi informatici dei diversi uffici comunali che solitamente procedono per compartimenti stagni e rendono impossibile la condivisione delle informazioni e il loro aggiornamento, allungando enormemente i tempi di risposta e mettendo a rischio l’efficienza dei servizi a cittadini ed imprese.

Tale integrazione è l’obiettivo raggiunto dal “Manifesto per l’Integrazione e l’Interoperabilità dei Sistemi Informativi degli Enti Locali”, il primo documento che nell’ambito dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione Regionale propone soluzioni concrete per rendere realtà il dialogo tra diversi sistemi informatici e banche dati.

Nato dal lavoro del tavolo tecnico di Anci FVG sull’e-Government, il Manifesto è una piccola rivoluzione: esso individua alcuni standard di comportamento virtuoso e linee guida per costruire sistemi informativi che “si parlino” e ribalta l’ottica fin qui seguita da comuni e regioni che hanno finora atteso le linee di indirizzo dal governo nazionale.

Il tavolo di Anci ha unito le competenze e le esperienze sul campo di alcuni tecnici informatici comunali con la visione tecnico scientifica del professor Carlo Tasso, coordinatore del tavolo e docente di Intelligenza Artificiale alla Facoltà di Informatica dell’Università di Udine.

Il raccordo di queste esperienze – commenta il presidente di Anci Mario Pezzettaha prodotto un documento unico e innovativo, non ci sono notizie di esperienze analoghe a livello nazionale: l’idea di procedere “dal basso” (bottom – up) e cioè di partire dai comuni è secondo Anci un’idea vincente perché è lì che si fa esperienza quotidiana della difficoltà nel dare risposte rapide ed efficaci a cittadini e imprese”.

 “La filosofia del tavolo – ha spiegato il professor Carlo Tasso -  ha proposto soluzioni possibili e a basso costo attraverso l’acquisizione a sistema di esperienze già praticate in alcuni comuni e la dotazione di piattaforme software interoperabili in buona parte già presenti negli uffici dismettendo invece quelle parti  di programmi che non dialogano tra loro.”

I VANTAGGI dell’applicazione del manifesto saranno immediati e incrementali nel lungo periodo: nella prima fase la macchina amministrativa comunale diventerà più efficiente e snella perché limiterà le perdite di tempo e di risorse ora necessarie per integrare processi e trasferire dati, che attualmente sono frazionati nei vari uffici.

Un esempio pratico: se i procedimenti ed i dati dell’anagrafe sono integrati e interoperabili con quelli dell’ufficio dei servizi sociali e con quello della contabilità e del bilancio – e auspicabilmente anche con banche dati regionali e nazionali – i servizi ai cittadini sono erogati in maniera tempestiva e più trasparente. In una seconda fase l’applicazione virtuosa di queste soluzioni consentirà di spostare sempre di più i servizi comunali su piattaforme online o nel cloud.

Il Manifesto è già stato presentato al Sieg regionale (Sistema Informativo Integrato Regionale) che l’ha inserito nel programma triennale dell’informatica.

In più – ha spiegato Pezzetta – chiederemo alla regione dei piccoli contributi per avviare  la sperimentazione nei comuni che hanno partecipato al tavolo e successivamente estendere queste buone pratiche sia all’interno dei singoli comuni, sia soprattutto nei servizi di rete intercomunali la cui gestione diventerà fondamentale”.

Siamo contenti di poter lavorare a fianco dei comuni che sperimenteranno le soluzioni del manifesto in modo poi da condividere i frutti di questo sistema virtuoso con l’intero territorio” – ha commentato Alessandra Benvenuti, responsabile dell’ufficio sviluppo del patrimonio informativo di Insiel.

L’avvio delle Uti è una grande opportunità anche per quanto riguarda l’innovazione nella gestione dei servizi– commenta l’on. Paolo Coppola, presidente del Tavolo nazionale sull’agenda digitale. La proposta di Anci, sviluppata partendo dalle competenze dei comuni e con il contributo dell’università di Udine, è un perfetto esempio di collaborazione istituzionale e di innovazione dal basso. Sono sicuro che Insiel e la Regione FVG sapranno cogliere al volo l’occasione e valorizzare l’ottimo lavoro fatto. L’interoperabilità dei sistemi serve a ridurre gli errori, velocizzare i tempi di risposta e liberare risorse di personale che può essere impiegato per migliorare la qualità dei servizi. Il cambiamento non è mai facile, ma se lo si cavalca i benefici per i cittadini saranno rilevanti.”

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