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"Dirigenti di nomina politica a Udine, meritocratica a Trieste"

Pittoni, presidente regionale della Lega Nord, commenta il bando per la nomina del nuovo comandante della Polizia locale dell'Uti FriuliCentrale

«Perché il bando per scegliere il comandante della Polizia locale dell'Uti Friuli Centrale lascia ampi spazi di discrezionalità, mentre Trieste – nel bandire sei posti da dirigente – ha previsto graduatorie di merito in base ai punti?». Se lo chiede Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord a palazzo D'Aronco e presidente regionale del Carroccio.

Mario PITTONI-3«Nel bando del capoluogo friulano – spiega Pittoni - i titoli di servizio, di studio e il curriculum sono valutati solo per l'ammissione all’orale, senza contribuire al punteggio finale. I punti utili per la collocazione in graduatoria sono determinati unicamente dalla prova orale e il presidente dell'Uti, il sindaco di Udine Furio Honsell, non è tenuto a scegliere chi abbia conseguito il punteggio più alto. Viceversa i bandi di Trieste prevedono il conteggio dei titoli, una prova scritta e una orale. La somma dei punti determina il risultato. Secondo voi quale meccanismo i cittadini considerano più serio? Nel 2015 una sentenza del TAR Umbria ha fra l'altro stabilito che la procedura, pur non avendo natura concorsuale, è comunque “sottoposta ai principi di imparzialità, trasparenza e par condicio, ritenuti inderogabili anche nella fattispecie, in quanto derivanti da norme costituzionali”. Aggiungendo che “laddove l'Amministrazione non abbia fornito nessun elemento circa i criteri e le motivazioni seguiti nella scelta dei dirigenti ritenuti maggiormente idonei agli incarichi da conferire, è configurabile inadempimento contrattuale, suscettibile di produrre danno risarcibile”».
 
 
 

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