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La Lega Nord di Pavia di Udine dice no alla tesoreria unica statale

La sezione del Carroccio del comune alle porte cittadine presenta una mozione per chiedere al governo Monti l'abolizione dell'art.35 del D.Lgs 1/2012, che penalizzerebbe tutti i comuni della penisola

"Non vogliamo che gli Enti Locali perdano quell'autonomia finanziaria acquisita negli anni".  A dire no al ritorno della tesoreria unica statale è il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale a Pavia di Udine,  William Tami.

Prosegue poi Tami: "con la ricomparsa di questo sistema, il tesoriere dell'ente locale verrà privato della possibilità di poter gestire pienamente la liquidità dell'ente amministrato e l'unico compito che dovrà assolvere sarà quello di determinare i pagamenti privando così, di fatto, i Comuni di quell'autonomia finanziaria che negli anni aveva apportato numerosi benefici.  Le amministrazioni saranno costrette a rinunciare a entrate cospicue, ottenute a suo tempo grazie alle vantaggiose procedure di gara instaurate con i diversi istituti di credito per l'affidamento del servizio di tesoreria".

"Le conseguenze economiche e finanziarie derivanti dall'applicazione della norma - afferma il Consigliere - saranno evidenziabili sia con un minore introito a favore dell'ente, in ragione dei minori tassi di interesse minori applicati dalla Banca d'Italia, sia con un prevedibile rallentamento in termini di pagamenti a favore dei fornitori. Questo può essere definito come l'ennesimo aggravio per la finanza locale dei Comuni, ulteriormente gravata dalla disposizione governativa che prevede la devoluzione allo Stato del 50% del gettito derivante dall'applicazione dell'IMU sugli immobili".

È anche in funzione di queste affermazioni che i Consiglieri del Gruppo Lega Nord Pavia di Udine hanno presentato una mozione per chiedere al Sindaco e al Consiglio Comunale una presa di posizione unitaria che possa salvare il sistema di tesoreria misto e il processo di revisione federalista italiano, dicendo no all'articolo 35 e no al sistema di tesoreria unico.

"Noi come amministratori - conclude Tami - dobbiamo salvaguardare il principio di autonomia finanziaria di un ente locale, affermato dalla Costituzione all'articolo 119, difendendo la possibilità di poter gestire un comune in libertà, non dovendo per forza impedire l'accesso al credito alle famiglie e alle imprese"

 

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