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Zullo: "Porto in Europa il nostro territorio"

Il pentastellato punta alla riconferma a Bruxelles dopo il primo mandato e il passaggio del primo turno delle europarlamentarie

Un'Europa più unita, con al centro il cittadino, puntando sul settore agro-alimentare. Questi i punti del progetto politico che Marco Zullo vuole proporre in Europa per il suo secondo mandato. E' reduce dal passaggio al secondo turno delle europarlamentarie e il traguardo della candidatura è più vicino.

Dopo questi primi cinque anni al Parlamento Europeo, com'è cambiato il suo approccio alla politica? Che cosa possiede in più rispetto a quando è partito?

"La prima parola che mi viene in mente è consapevolezza. Mi ero approcciato al sistema europeo con una mentalità che derivava anche dalla comunicazione, ovvero un'Europa lontana che improvvisamente ci obbliga, senza neanche capire il perché, a rispettare delle regole, come calate dall'alto. Invece ho capito che nulla è imposto. Se si è presenti ai tavoli di discussione, si può capire come l'Europa in realtà riesca a coinvolgere i cittadini, e a creare strumenti e possibilità per tutti. Ma anche che le norme europee tengono presente le esigenze dei diversi territori. L'iter legislativo è lungo, ma non è così difficile come fanno credere. Come eurodeputato, porto in Europa il nostro territorio. Inoltre, porto a casa tanta esperienza, con la possibilità di vedere anche cosa succede negli altri stati membri, le essenze del territorio europeo. Il mio sentimento nel capire che è necessario collaborare si è rafforzato. Oggi si ragiona o come sistema europeo, o da soli si diventa dei perdenti. Bisogna però adottare un approccio che sappia valorizzare ogni territorio europeo e quindi uscire dalla dinamica di accontentare i soliti noti, come i grandi gruppi industriali. Questo è un approccio deleterio, che indebolisce tutti. Invece, bisogna adottare una visione unica, con al centro cittadino, non più gli interessi particolari".

Perchè le persone dovrebbero credere in lei e votarla sulla piattaforma Rousseau?

"Non posso farmi auto-promozione, le nostre regole ci impongono di rimanere concentrati sugli obiettivi, obiettivi che portino a reali vantaggi a tutti cittadini. Questa regola premia il merito, senza approfittare delle posizioni che si occupano. Bisogna ascoltare i territori, per poi farsi promotori con competenza, ma anche con modalità e tempi opportuni. Questa dovrebbe essere la caratteristica di ognuno di coloro che si candida, sia in Europa, sia nelle istituzioni in generale".

Per quanto riguarda l'Europa, negli ultimi tempi si ha la percezione di un voto più orientato verso i partiti anti-europeisti. Cosa ne pensa di questa idea di "Europa ostile"? E perché dovremmo credere ancora in questa istituzione?

"Questa istituzione permette di mettere a sistema tutto quello che ogni stato membro può dare come valore aggiunto all'intera Europa. Vi è una condivisione sia delle opportunità, che delle responsabilità. Al centro del progetto poi, ci deve essere il benessere dei cittadini, tutti i cittadini europei. Benessere che coinvolge tutti settori: dalla buona alimentazione al rispetto per ambiente; meno burocrazia, porre le piccole imprese in condizione di poter lavorare, con dignità e con valore. Un valore da poter offrire a tutta L'Europa, e che anche l'Italia ha".

In Italia, in base alle ultime elezioni in Basilicata, il Movimento 5 Stelle è risultato più debole.

"Siamo il secondo partito, in alcuni territori il primo. Questi sono risultati soddisfacenti, e c'è bisogno di uscire dall'ottica delle ammucchiate, al fine di puntare su valori e visioni condivisi ed espressi. Io personalmente sono soddisfatto. Se compariamo i risultati regionali con quelli in Basilicata, infatti, questi risultano molto buoni".

Cosa vorrebbe proporre in Europa?

"Punterei indubbiamente sul settore agro-alimentare. Inoltre, punterei sull'innalzamento della qualità di vita dei cittadini, e in questo il settore agro-alimentare può fare moltissimo. Prima di tutto, per quanto riguarda il cibo di cui ci nutriamo, poi per il soddisfacimento dello stato psico-.fisico. Inoltre, punterei su filiere produttive di qualità. Il nostro territorio offre dei prodotti splendidi, e per questo può risultare attrattivo anche per quanto riguarda il turismo, lo sviluppo dell'agricoltura e dell'artigianato. Si può creare quindi un'economia virtuosa e fare rete/impresa insieme, con ricadute positive anche su altri settori, come la ricerca e l'università".

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