Govetto, le ragioni del flop di Fontanini: "Incapaci di organizzarci e senza classe dirigente"

"A Udine non esiste una vera classe dirigente del centrodestra". Così la pensa Giovanni Govetto di Fratelli d'Italia. Acquacaldismo, direbbe qualcuno a ragione, ma è evidente che il problema c'è e in parecchi da quella parte hanno fatto finta che non esistesse, forti del consenso popolare che sana tutte le lacune. La situazione era già in essere cinque anni fa, tanto da pescare come assessori diversi non udinesi reduci da misere manciate di voti come consiglieri. "Le due settimane di ballottaggio hanno evidenziato l'incapacità della coalizione di organizzarsi come squadra – spiega Govetto –, hanno messo in luce l'assenza di generali e di personalità in grado di organizzare in modo organico la campagna elettorale. L'assenza stessa di candidature regionali di peso all'interno del centrodestra udinese certifica questo aspetto". 

Il futuro

Govetto fa i conti sul materiale umano a disposizione. "Tredici sono i rappresentanti del centrodestra eletti in consiglio. Pochissimi rispetto agli oltre duecento candidati nelle liste a sostegno di Fontanini. Gli elettori li hanno scelti quasi tutti sotto sotto i cinquant'anni, con posizioni professionalità e competenze di rilievo. La quasi totalità è alla prima esperienza di opposizione. L'auspicio per tutti coloro che si sentono rappresentati dal centrodestra, che ha vinto ovunque, è che questa legislatura possa consegnare alla città una nuova squadra di persone che possano affermare anche a Udine i valori popolari, liberali, federali, e del fare bene che devono caratterizzare la politica del centrodestra". Il tema è la costruzione di una squadra pronta per la prossima sfida. Sappiano i ragazzotti del centrodestra che nessuno gli darà delle responsabilità vere. Se le vadano a prendere, e facciano anche presto se hanno delle ambizioni.