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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Provincia di Udine: l'ultima battaglia di Fontanini contro Serracchiani

Il presidente della Provincia di Udine chiederà al Governo di impugnare la legge 20 che ha eliminato l'Ente dallo Statuto di autonomia. Serracchiani: "Non è bene spostare il dibattito politico nelle aule dei tribunali"

Tempo di bilanci per quanto riguarda la Provincia di Udine, svuotata in questo 2016 da molte delle proprie competenze ed eliminata dallo Statuto di autonomia. Il suo presidente, Pietro Fontanini, e il suo vice, Franco Mattiussi, durante il bilancio dell’attività del 2016 esposto ieri in conferenza stampa, hanno ribadito la loro contrarietà alla legge regionale che porterà al tramonto dell'Ente. Partendo dai risultati del voto dello scorso 4 dicembre, Fontanini ha espresso tutto il suo dissenso alla riforma spiegando quanto cercherà di fare per opporsi. “L'esito del referendum è stato un risultato clamoroso per un ente oggetto di grandi critiche – ha esordito Fontanini –: la stragrande maggioranza dei cittadini ha detto no a una riforma che prevedeva, tra le tante cose, l’abolizione delle Province. Con la vittoria del no, l’articolo 114 della Costituzione rimane intatto e prevede nell’ordinamento della Repubblica, Comuni, Città Metropolitane, Province, Regioni e Stato. Ho segnalato questa situazione alla Regione poiché in piena contraddizione con le legge votata dal Consiglio regionale a fine novembre che prevede la fine delle Province”. L’anomalia è stata segnalata anche al Commissario di Governo Annapaola Porzio “e non ci fermeremo qui: – ha annunciato Fontanini - stiamo predisponendo una segnalazione al ministro Costa per chiedere al Governo di impugnare la legge 20. Continueranno anche i ricorsi contro leggi o atti lesivi dei diritti di questa Provincia che è stata riconosciuta in vita fino al 2018 ma ridimensionata nelle sue funzioni. Porteremo avanti ancora per tre mesi la competenza nella gestione delle scuole grazie a una decisione del Consiglio regionale approvata nell’ultima finanziaria”.

Non si è fatta attendere la risposta della presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, che ha ribadito come la riforma sia stata fatta dialogando con tutti gli enti locali. “Abbiamo fatto tutte le riforme dialogando ampiamente, con tutti gli enti locali  - ha affermato Serracchiani - cercando di capire esigenze territoriali e culturali. Certo è difficile confrontarsi con chi rifiuta il dialogo a priori, ma non perdiamo la speranza”. La presidente ha espresso “rammarico per la volontà di proseguire la via dei ricorsi, perché non è bene spostare il dibattito politico nelle aule dei tribunali. Anche il presidente Fontanini sa che il nuovo Statuto regionale è perfettamente costituzionale, ed è un peccato che lo Statuto speciale, una nostra ricchezza, venga strattonato in questo modo”. “Quanto all’idea di dividere la Regione in due province autonome – ha concluso Serracchiani – c’è da chiedersi se proprio si vuole gettare la nostra specialità in pasto ai lupi, che non aspettano altro che di vederci deboli e divisi per poi farne un solo boccone”.
 

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