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Buoni propositi per il 2020, Fontanini vuole che Udine imiti Trieste

Nella conferenza stampa di fine anno il sindaco, concentrandosi sulla volontà di migliorare la qualità della vita in città, ha preso come esempio il capoluogo regionale

«Vogliamo una qualità della vita di livello altissimo». È questo il proposito del sindaco Pietro Fontanini per il prossimo anno per la città che amministra. L’obiettivo è considerato praticabile e per usare un termine di paragone il primo cittadino prende come riferimento Trieste. A 70 chilometri verso Est, infatti, gli sforzi sono stati riconosciuti anche dalle classifiche de Il Sole 24 Ore, che – come noto – hanno posizionato la provincia giuliana al terzo posto in Italia per qualità della vita. «Noi siamo in risalita e siamo nella top ten di Italia Oggi» ha ribadito nel corso della conferenza stampa di fine anno il sindaco, ma per lui si può dare di più. Per raggiungere il risultato, condizionato da «un Friuli smembrato a causa della cancellazione della Provincia di Udine», si punta su sicurezza, ambiente e lavori pubblici. 

Sicurezza

I punti di forza sul tema, per Fontanini, sono la chiusura dell’esperienza Aura e l’attenzione per la zona della stazione ferroviaria, con riferimento particolare  per «l’aumento della vigilanza privata, l’ordinanza sulla chiusura dei locali dello scorso anno e quella anti bivacco di quest’anno». Sul tema ha detto la sua anche l’assessore competente Alessandro Ciani, che ha ricordato «i nuovi 12 assunti dalla Polizia locale (altri otto arriveranno col nuovo anno), i 100mila euro a bilancio per i sistemi di videosorveglianza pubblici e gli altri 100mila ai privati per migliorare le loro dotazioni». Ciani si è dichiarato anche soddisfatto del fatto che, secondo lui, ora l’argomento interessi anche all’opposizione, in particolare al Partito democratico. «Dal Pd parlano a vanvera di sicurezza. Credo siano molto preoccupati dal fatto che Udine inizi a proporre iniziative sul tema» ha chiosato. 

La Giunta al gran completo per la conferenza stampa di fine 2019

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Ambiente

«Il metodo “casa per casa” sta funzionando» ha incalzato Fontanini. «Alla base della scelta c’è la volontà di dare maggiore vivibilità alla città e bloccare il “turismo” illegale dei rifiuti dall’hinterland verso la città». «Il 2020 – ha annunciato poi il sindaco – sarà l’anno dei parchi». Il rinnovo del Cormôr con un parcheggio migliore e l’ampliamento della zona dedicata al verde, in modo da poterci arrivare direttamente dalla città, e la demolizione della ex caserma “Piave”, con la realizzazione di «un grande bosco», saranno tra i capisaldi dell’argomento. 

Lavori pubblici 

Via Mercatovecchio è destinata a vedere la luce completa tra pochi mesi e per l’arredo urbano Fontanini ha ribadito che «saranno i cittadini a decidere, tra una serie di proposte, quale può essere la soluzione migliore per la strada». Sulla questione opere ha esternato anche il vice sindaco Loris Michelini, che si è concentrato su «lavori alla civica “Joppi” (ancora un anno e mezzo di attesa per vedere i tutto completato), valorizzazione del castello e sistemazione del Palamostre (2,4 milioni di euro l’importo dei lavori)». Sulla questione “strade da asfaltare”, cavallo di battaglia di Michelini, il politico di Cussignacco ha precisato che«dopo aver completato la parte centrale l’attenzione si concentrerà sulle periferie».
 

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