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La conferenza di fine anno

Una regione attrattiva, ricca e atlantista: gli auguri di Fedriga

In occasione della consueta conferenza stampa di fine anno il governatore ha illustrato gli interventi dell'esecutivo regionale dopo la recente approvazione della finanziaria, senza disdegnare alcune stoccate alla sinistra. Menziona due volte il rischio della propaganda, rinnova l'amicizia personale con Israele e richiama le opposizioni alla lealtà. Poi i numeri record sul turismo, la capacità di attrarre investimenti esteri come poche regioni italiane e l'auspicio per il futuro: "Lavoriamo nel medio periodo, non a spot"

Il Friuli Venezia Giulia è una delle regioni italiane che registra la crescita più consistente, attrae il sei per cento degli investimenti esteri in Italia e, grazie alla finanziaria più ricca di sempre, punta a programmare il proprio sviluppo “nel medio periodo e non solo grazie ad interventi spot” come ha sottolineato il governatore Massimiliano Federiga nel corso della conferenza stampa di fine anno. L’appuntamento, illustrato con microfono ad archetto e slide riassuntive questa mattina dal presidente, è stato l’occasione per riassumere tutte le ingenti risorse previste dalla giunta nei diversi settori di competenza per l’anno che verrà. 

Numeri pesanti

Oltre 5 miliardi di euro (642 milioni in più rispetto al 2023) andranno a supportare le numerose attività che la Regione intende sostenere sul territorio. Una “pioggia” di denaro per tanti, stanziato per favorire un preciso posizionamento economico del territorio regionale nello scacchiere nazionale ed internazionale. Crediti, contributi e detrazioni a favore delle imprese, vicinanza alle famiglie con prole e al settore della scuola, ma anche il vanto di rappresentare uno dei territori tra i più attrattivi di tutto lo Stivale (come testimonia il rating di Moody’s, più alto per il nostro territorio rispetto agli altri).

Trieste capitale

Il richiamo al futuro di Trieste come “grande capitale europea” si somma alle visite all’estero del presidente, ad un atlantismo mai in discussione – significativo il personale ringraziamento a Israele per l’impegno della “difesa della democrazia occidentale” –, con un occhio rivolto alle questioni romane. “Il 2024 sia l’anno del ritorno delle province” afferma Fedriga, non disdegnando l’appello all’assemblea legislativa per far sì che la discussione – su uno dei cavalli di battaglia del compagno di partito Roberti – possa essere “la più rapida possibile”. L’intervento si scalda – leggermente – quando il governatore mette nel mirino la “propaganda della sinistra”, ma anche quando, con un mai sopito entusiasmo politico (che grinta!), richiama le opposizioni ad un “minimo di lealtà istituzionale” utile a “migliorare il confronto” tra le parti. Le elezioni europee sono ancora lontane, ma dall’energia di Fedriga è come se si votasse nel fine settimana, è evidente. 

Tutti i numeri del presidente

Di sanità

La conferenza è un diluvio di dati e di rivendicazioni in merito ai successi conseguiti con l’analisi dettagliata di tutto quello che sarà a disposizione della collettività. “Il contributo per le rette degli asilo nido è aumentato da 7,6 milioni a oltre 25 milioni”, “abbiamo messo 200 milioni di euro sulla viabilità, di cui solo 53 sulla ciclabilità” e “100 milioni per il fotovoltaico”. Si Sottolineano le “scelte politiche” della giunta e si evidenziano i risultati ottenuti dai singoli assessori. La menzione sul comparto sanitario (assente l’assessore competente Riccardi, come anche il collega Bini) non scalda i cuori ma è utile come viatico per il secondo passaggio sulla propaganda. “È una squallida bandiera– così Fedriga –, dico ai cittadini di questa regione che è facile seguire la paura del ‘ci tolgono qualcosa’”. Dice “no ai doppioni che peggiorano il tempo delle risposte sanitarie”, ma, al di là del “non credete al racconto che fanno i social” non affonda il colpo sul tema principale della manovra.

Questioni internazionali

Durante la presentazione non si analizzano le questioni legate all’immigrazione, né sui rischi derivanti – e in diverse occasioni richiamati dall’antimafia – dalle infiltrazioni della criminalità organizzata sul territorio. “Il sistema ha retto anche durante le crisi internazionali (invasione russa dell’Ucraina, crisi energetica e guerra a Gaza), ma va fatto di tutto – qui il richiamo alla situazione tedesca – per “lavorare nello spirito di solidarietà europea”. Tra qualche mese si vota per eleggere il parlamento a Bruxelles, e Fedriga sa bene che la partita è troppo importante per poter lasciare campo libero al sovranismo in salsa salviniana. Cita la ricostruzione del Narodni Dom del rione di San Giovanni a Trieste – con fondi regionali – per rinnovare la vicinanza alla comunità slovena della regione, spinge dialetticamente l’enorme opportunità di Gorizia-Nova Gorica 2025, critica bonus e superbonus pentastellati e chiude con gli auguri alle famiglie. “Siamo la prima regione in Italia per le politiche sul tema” ha concluso.

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