Massimo Blasoni lascia la guida del Pdl con un "Honsell si può battere"
Troppi i tatticisimi interni al partito. Il consigliere regionale intende lasciare spazio ad altri e si fa promotore delle primarie in città: "l'ho fatto per dare una scossa. Dobbiamo muoverci immediatamente"
Massimo Blasoni da oggi non è più coordinatore cittadino del Pdl. Si è dimesso per dare spazio agli altri. “Troppi tatticismi e troppe lotte interne che sanno di muffa che non accetto e che ho voluto bloccare – ha spiegato alla stampa e ai suoi amici di Facebook - e questo non significa affatto che si sia spento il mio amore per la politica, tutt’altro. L’ho fatto per dare una scossa: Honsell si può battere, ma dobbiamo muoverci immediatamente".
Obiettivo: le primarie. "Voglio che siano i cittadini a individuare il loro candidato - ha aggiunto - Ma vi dico un’altra cosa: l’ho fatto anche perché voglio essere libero di portare avanti la battaglia che ho lanciato nel dicembre del 2011 al Visionario: merito, primarie, consultazioni aperte, allargamento del Pdl, legge elettorale. Serve rinnovamento di uomini e idee. O così, o credo che per il Pdl non ci sarà futuro”.
Un gesto nobile quello del consigliere regionale, che in pochi si aspettavano. Ma evidentemente, ai suoi fan è piaciuto. Sul suo profilo Facebook in tanti si complimentano per la coraggiosa scelta. “E' una provocazione – ha continuato – affinché Udine continui ad avere un ruolo chiave. Ci siamo sempre impegnati a migliorare questa città, ma ora assistiamo ad una situazione di stallo”. Blasoni propone quindi le primarie e ricorda le sue posizioni: contrario ai doppi incarichi e doppi mandati. Ci vuole un limite. “Nonostante le dimissioni continuerò il mio impegno per il Centrodestra cittadino – ha detto – perché penso che ci siano valide alternative ad Honsell”. Ora la palla passa agli altri esponenti cittadini del Pdl, primo tra tutti al suo vice Vincenzo Tanzi.