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«Dop friulane made in Veneto e Francia»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Il "sotanesimo " dei friulani non ha limiti, lo dimostra la continua razzia di denominazioni di origine perpetrata nei confronti delle nostre produzioni agroalimentari d'eccellenza. E` successo con il formaggio Montasio, chiamato cosi' in quanto questa era la lavorazione tipica che i casari adottavano nella zona appunto del Montasio e per salvaguardare l'origine del prodotto si era istituita prima una Doc ( denominazione di origine controllata ) poi passata a DOP ( denominazione di origine protetta), con il relativo consorzio di tutela; ad oggi il Montasio e` un prodotto a tutti gli effetti Veneto, dove avviene la maggior parte della produzione ed anche i vertici decisionali sono ormai a maggioranza veneti. Quindi mandi Montasio!! Una cosa molto simile e` accaduta con il Prosciutto di San Daniele, ma in questo caso l'interesse per la denominazione si e` spostata oltr'alpe, in Francia, dove piu` di qualche gruppo industriale ha adocchiato il business con la nostra Dop.

E` cominciata la corsa all'acquisto di un orgoglio del Friuli, comprando a prezzi stracciati aziende in crisi e tentando di demolire tutta la catena Regionale di approvvigionamento della materia prima, ovvero i suini, andando a colpire sopratutto gli allevamenti regionali che se diamo retta a quanto riportato ultimamente sulle testate giornalistiche locali, vengono fatti passare come tutti o quasi tutti fuori legge e quindi le nostre stalle Regionali non possono fornire la materia prima per la produzione del nostro prosciutto ! Ma visto che i prosciuttifici devono poter continuare a lavorare e a vendere i il loro prodotto, si vedono "costretti" ad acquistare fuori Regione ( pratica ammessa dal disciplinare) o in un futuro spero il piu' lontano possibile, anche all'estero, le agognate coscie ( anche se la quantita` di cosce che passano dal valico di Fernetti, da Tarvisio o dal Brennero potrebbero far supporre che qualcosa di anomalo gia` succeda....). Quindi per la produzione della nostra Dop piu` famosa, la materia prima Regionale non e` ammessa e paradossalmente il legame con il territorio di produzione che dovrebbe garantire " l'Origine Protetta" e` stato volutamente spezzato! Una Dop per definizione dovrebbe essere prodotta in un determinato territorio legato alla denominazione stessa, dovrebbe garantire che il valore aggiunto di tale denominazione rimanga sul territorio e contribuisca a rendere prospere le aziende che operano per quella Dop e che devono essere localizzate nel territorio stesso, altrimenti le dop non hanno senso di esistere, è come svendere la parte nobile della nostra terra ad affaristi che non hanno nessun interesse a mantenere vivo e vitale il nostro sistema produttivo, si limitano a rubare un po` di ANIMA DEL FriuliI e a guadagnarci sopra !! Noi di Patrie Furlane riporteremo a casa i gioielli del Friuli e riformeremo le Dop in modo che quello che verra` denominato come una Dop del Friuli, provenga interamente da produzioni della nostra regione .

Riccardo Signor ( Resp. Agricoltura, Foreste, Ambiente ) Patrie Furlane Movimento Autonomista per il Friuli

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