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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

«A Udine si è perso il principio di democrazia, bisogna salvaguardarlo»

La critica del capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Domenico Liano, contro la non comunicazione fra le forze di maggioranza e opposizione, tra il taglio degli alberi in Castello e la sanificazione dei bidoncini

"Da parte della Giunta e del sindaco il problema fondamentale è la mancata volontà di voler collaborare con le forze politiche della minoranza". Queste le parole del capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Domenico Liano, che denuncia la non comunicazione tra le forze di maggioranza o di opposizione in questo momento di emergenza.

L'accusa

"Io, con Venanzi, con la Del Torre, con la Meloni, con Bertossi e con tutti quanti all'opposizione stiamo da settimane cercando di comunicare con la maggioranza, ma c'è un muro di gomma costante da parte loro che non ci permette di comunicare e di portare anche le nostre proposte". Per il pentastellato, soprattutto in questo momento così difficile per l'intera comunità, ci deve essere "ancora se valido, il concetto di democrazia".

Taglio degli alberi

Liano interviene anche sulla questione molto discussa in questi giorni del taglio degli alberi del castello di Udine. "Una forza politica che rappresenta una percentuale consistente della città, per non parlare dell'insieme delle forze politiche che rappresentano l'opposizione, che è forse paradossalmente maggiore di quella che rappresenta la maggioranza, ci troviamo di fronte un paradosso assurdo: la maggioranza (che sappiamo come hanno vinto il ballottaggio delle elezioni) che si trova a prendere delle decisioni senza coinvolgere, da mesi oramai, quell'altra fetta di città". Dura, quindi, la critica del consigliere comunale contro la decisione della maggioranza di non coinvolgere l'opposizione su questo piano. "Il sindaco si lamenta che nascono e si creano dei polveroni inutili, ma io non direi tanto inutili – continua Liano –, perché sulla questione degli alberi, la relazione tecnica l'abbiamo letta dopo, le decisione le abbiamo lette dopo attraverso altri canali che non sono quelli ufficiali".

Non coinvolgimento

"Se il sindaco avesse convocato una commissione o se avesse coinvolto le forze politiche, questo polverone non sarebbe venuto fuori". E da qui, la domanda che si pone il consigliere: "Perché a Udine da tre mesi non si fa nulla? Questo il problema che porta, poi, a non aver nessun tipo di canale per poter comunicare, e questo è molto grave". Per Liano, la richiesta è semplice e dovrebbe essere attuata nell'immediato:"Salvaguardare il principio di democrazia, che a Udine in questo momento è perso, in quanto non c'è il coinvolgimento di tutte le forze politiche".

Mancanza di dialogo

Sanificazione dei bidoncini

Oltre al piano che riguarda la manutenzione del verde nel castello di Udine, le critiche si muovono anche su altri ambiti, come "sulla disinfestazione degli ambienti e dei bidoncini per la raccolta porta a porta". Il consigliere, non vede "neanche delle pulizie particolari rispetto a quelle fatte durante i periodi ordinari". Insomma, per Liano questa emergenza dovrebbe essere affrontata "in maniera diversa. Non capisco perché a Udine non si riesca".

I cittadini

In questo periodo d'emergenza, ci sono anche molte famiglie in difficoltà, "vedo ogni giorno la difficoltà delle famiglie nell'affrontare la spesa" e queste persone "stanno aspettando i soldi che il Governo ha promesso come manna dal cielo". Da qui, l'invito del consigliere a rivedere le priorità. "Ci sono degli interventi che dovevano essere già stati fatti, ci sono altre priorità rispetto a quelle del castello". Quali priorità? "La disinfestazione dei bidoncini porta a porta e la massima tutela dei cittadini, che deve essere messa al primo posto".

Il piano

Prima i cittadini e la loro salute, poi il resto. "Capisco che il piano sul taglio degli alberi fosse un progetto già di qualche mese fa, come si legge sulla relazione tecnica, però lo stesso, si poteva aspettare". Per Liano, "in democrazia non si deve mai mettere da parte le forze politiche di minoranza, specialmente per una città come Udine che (come da risultati delle elezioni) vedono una città divisa praticamente a metà".

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