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I quartieri perdono il briciolo di autonomia che avevano, abrogato l'articolo 26

Venanzi (Partito democratico): "I consigli ora diventeranno un mero strumento di cassa di risonanza delle decisioni di sindaco e giunta"

Scompare l'articolo 26 del regolamento dei Consigli di quartiere. Lo ha deciso la giunta comunale e, in base a quanto affermato dall'opposizione, il disposto era l'unico che attribuiva senso alle ex circoscrizioni.  Si prevedeva infatti che la giunta, prima di adottare atti e deliberazioni riguardanti il territorio di riferimento, chiedesse un parere all'organo. Il provvedimento, dopo essere stato vagliato da sindaco e assessori, la prossima settimana passerà nella commissione competente. Sulla questione sono intervenuti Alessandro Venanzi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, e Massimo Ceccon, coordinatore di Progetto Innovare.

Consigli di quartiere, l'elenco completo dei componenti

Venanzi

"La formula dei consigli di quartiere è nata già zoppa - dice il capogruppo dem in Consiglio comunale - e la maggioranza ha voluto approvarla in solitaria, nonostante alcune nostre richieste di mediazione e negoziazione su questo strumento che doveva rappresentare la democrazia sul territorio. Nominando le persone e privandole di autonomia lo strumento democratico viene totalmente a cadere e il criterio di rappresentanza di Fontanini è abbastanza singolare. L'articolo 26 era l'unico che concedeva un briciolo di autonomia ai quartieri, che ora diventeranno un mero strumento di cassa di risonanza delle decisioni di sindaco e giunta, senza poter minimamente intervenire con spirito costruttivo e critico. Così facendo ammettono che lo strumento concepito così è sbagliato e nato male, e nei fatti umiliano i loro rappresentanti che dovranno solo eseguire gli ordini impartiti dall'alto".

Ceccon

"Il re è nudo. Fin dalla proposta d'isitituzione dei Consigli di quartiere - afferma il Coordinatore di Progetto Innovare - abbiamo denunciato come si trattasse di poltronifici, utili solo a illudere 81 cittadini di poter decidere qualcosa. Adesso la verità è stata messa nero su bianco dalla giunta. Da parte nostra avevamo proposto fin dall'inizio un'architettura completamente diversa per rendere realmente operativi questi Consigli, a partire dall'elettività dei consiglieri. Adesso - conclude Ceccon - non ci limiteremo certamente a stare a guardare mentre svuotano i neonati organi partecipativi dell'unica competenza che avevano, e staremo a vedere se qualcuno della maggioranza si schiererà finalmente dalla parte dei cittadini".

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