rotate-mobile
Politica Buja

Bergagna: «Una campagna elettorale costruita gettando fango»

Il sindaco di Buja, candidato per il secondo mandato, replica alla vicenda legata ai volantini della Caritas: «Non erano certo 200 come è stato scritto, saranno stati 7 al massimo»

«Si, ammetto di aver preso i volantini - che saranno stati al massimo sette, non certo duecento -, ma non di certo con un obiettivo oscurantista, avendone lasciati sul posto almeno una cinquantina. Servivano a me e a qualche fedele che era appena uscito dalla chiesa, proprio per leggere cosa c’era scritto. Tanto è vero che lo stesso giorno ho pubblicato l’informativa sulla mia fanpage di Facebook. Sarà mica censura questa?».

NESSUNA CENSURA. Stefano Bergagna, candidato a sindaco di Buja per quello che sarebbe il suo secondo mandato, dà la sua versione dei fatti dopo le accuse rivolte contro di lui, sviluppatesi da una querelle con la Caritas locale. Il primo cittadino in carica ci tiene a precisare anche che non si trovava lì per caso, ma aveva partecipato alla funzione. «Alla fine, chiacchierando con qualche altro partecipante, ho realizzato che c’era a disposizione questa nota, e mi sono voluto informare sulla vicenda come avrebbe potuto fare chiunque altro, non c’è stata nessuna volontà di nascondere nulla».

LA FORZA DELLE IDEE. Oltre alla presunta dinamica che lo avrebbe visto agire a scopo oscurantista Bergagna non digerisce nemmeno il clima che si respira in paese in questa campagna elettorale: «Negli ultimi quarant’anni non si era mai vista così tanta cattiveria. In un contesto del genere bisognerebbe parlare di contenuti, non costruire le proprie teorie gettando fango. Ci sarebbero gli estremi per querelare tante persone dopo tutto quello che si sta verificando, ma credo che la forza delle idee valga più di tutto e vado avanti per la mia strada».
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bergagna: «Una campagna elettorale costruita gettando fango»

UdineToday è in caricamento