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Risolvere le criticità dei Comuni, si lavora per il post Uti

Il confronto con l'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, per affrontare le problematiche che assillano le amministrazioni comunali

Un colloquio franco e diretto dove i sindaci presenti, tra i quali i primi cittadini di Udine Fontanini, di Gorizia Ziberna e dell’assessore Grizzo di Pordenone, hanno sollevato alcune delle problematiche che stanno attraversando le amministrazioni comunali. Molti i nodi da sciogliere, a partire dall’emergenza personale, passando per la questione della collaborazione tra amministrazioni e Regione fino alle Unioni territoriali.

Anci

Il presidente Pezzetta ha sottolineato come sia importante “continuare il processo riformatore senza ripartire da zero. Risolvere i problemi dei Comuni della regione attraverso un confronto costruttivo e leale con la prospettiva di erogare nuovi servizi e favorire occasioni di sviluppo per territori caratterizzati da peculiarità che rendono speciale la nostra regione. Primo step: risolvere le emergenze del personale che manca nei Comuni; secondo step: eliminare la penalizzazione nel turnover che grava i comuni non aderenti dalle Uti: mantenere in capo ai comuni le funzioni di area vasta più importanti, in primis quelle dello sviluppo”.

La Regione

Il presidente ha inoltre ricordato all’assessore Roberti il tema della perequazione dei trasferimenti regionali che attualmente penalizzano numerosi Comuni, a prescindere dalla loro appartenenza alle Uti e ha inoltre richiesto il sostegno all’azione intrapresa da Anci di monitoraggio del livello di adeguatezza dei Comuni della regione, quale principale strumento a supporto di qualunque seria riforma che tenga conto della realtà oggettiva”:  “La nuova giunta  - ha rassicurato Roberti - non ha nessuna fretta di cambiare e distruggere quanto è stata fatto finora. Per farlo però, a differenza di quanto fatto finora, la consultazione con le parti interessate sarà assidua. La legge 26 è stata approvata in un momento di chiarezza, ora invece vige la confusione. Una situazione caotica dove c’è la necessità di fare ordine. Innanzitutto è nostra intenzione togliere l’obbligatorietà per i Comuni ad aderire alle Unioni territoriali intercomunali, e le penalizzazioni per i Comuni che non vi partecipano. Così facendo riusciremo effettivamente a comprendere quali siano le Amministrazioni che desiderino continuare ad aderire alle Uti, poiché funzionano, e quali no”.

La collaborazione

L’assessore Roberti ha apprezzato l’offerta di collaborazione e il clima di concordia istituzionale che Anci ha espresso all’unanimità. Ha confermato la sua volontà di intrattenere rapporti costanti con l’associazione riconoscendone il ruolo di sintesi, rispetto alle alle varie problematiche che assillano le amministrazioni comunali, verso le quali già Anci ha dato alcune risposte importanti di carattere tecnico formativo e consulenziale. Roberti ha ribadito che intende affrontare i temi posti da Anci “Prendendosi tutto il tempo necessario per formulare proposte condivise ed esaustive".

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