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Venanzi: "maggior coinvolgimento dei locali per Friuli DOC"

Il consigliere comunale, a pochi giorni dalla rassegna, interviene proponendo delle soluzioni per modificare in meglio quella che deve essere "una vetrina delle nostre tipicità, proiettata oltre i confini regionali"

"Friuli DOC negli anni si è un po' snaturato, perdendo la logica della valorizzazione dei prodotti del territorio. C'è da dire che una riscoperta delle intenzioni iniziali è già partita, iniziando a riservare gli stand solo per i prodotti friulani, e questa mi sembra un'ottima cosa".

A pochi giorni dalla kermesse eno-gastronomica più popolare del nord est d'Italia interviene sull'argomento il consigliere comunale del PD Alessandro Venanzi, che nella sua carriera politica si è spesso occupato di questioni di questo genere.

In ragione di questo il giovane politico udinese propone alcune migliorie, che secondo lui dovrebbero caratterizzare le edizioni future. La macchina organizzativa per un evento del genere parte a marzo e Venanzi gioca le sue carte in netto anticipo.

"Ci terrei che chi lavora ogni giorno sul territorio, i bar che già ci sono, venisse maggiormente tutelato rispetto a quelli che sono gli stand occasionali. Così facendo si valorizzerebbe uno zoccolo duro di esercenti che rispetto a chi si improvvisa metterebbe in campo la propria professionalità di anni di lavoro. Negli anni passati sono proliferati i piccoli chioschi che c'entravano poco con la tipicità. Questo aspetto ha portato successivamente a una specie di zona franca, con i gestori occasionali che interpretavano troppo arbitrariamente i iimiti imposti dal Comune. Un maggior coinvolgimento dei locali porterebbe un calmieramento dei prezzi, perché è difficile che un barista cerchi di gabbarti quando potenzialmente sa che potresti tornare da lui per tutto l'anno, e a un maggior controllo della somministrazione di alcol ai minori, visto che ormai tutti i locali fanno attenzione a questa cosa da tempo".

TANZI: POLEMICHE STERILI SU FRIULI DOC

Venanzi chiude poi con un invito ai candidati alle prossime regionali a chiarire qual'è la loro intenzione riguardo alla rassegna: "qualunque si la nuova amministrazione regionale ha il dovere di stabilire quali iniziative far sopravvivere, e di dirci già nel programma se Friuli DOC rientra tra queste. E' vero che il Comune deve puntare sempre di più a essere autonomo per non essere vittima delle altre istituzioni, ma la Regione deve far luce sulle intenzioni al riguardo".

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