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Politica

Al vaglio l'incentivo per assumere madri con figli sotto i 5 anni

Sarà inserito nella legge di Stabilità della Regione Fvg

Le politiche attive del lavoro e gli interventi a sostegno della formazione sono stati i temi al centro dell'incontro avvenuto oggi tra la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Villiam Pezzetta, Alberto Monticco e Giacinto Menis. I rappresentati delle sigle confederali, dopo aver espresso soddisfazione per il raggiungimento della soglia di oltre 500mila occupati in Friuli Venezia Giulia e per la contrazione della disoccupazione, hanno rimarcato alla presidente l'importanza del forte impegno della Regione in ambito formativo soprattutto a favore dei giovani. 

Un tema in merito al quale Serracchiani ha garantito la massima attenzione della Giunta e ha confermato lo stanziamento di 14 milioni di euro per il 2018 a favore della formazione. La presidente ha quindi sottolineato l'inserimento nella legge di Stabilità di un provvedimento che introdurrà un incentivo alle aziende che assumeranno madri con figli sotto i 5 anni. Un'iniziativa volta a favorire il reinserimento nel mercato del
lavoro delle giovani madri che prevede anche un incremento dell'incentivazione per le imprese dotate di asili nido aziendali. 

Serracchiani ha quindi ribadito ai sindacati i numerosi provvedimenti a sostegno dei lavoratori in difficoltà, ma anche il ripristino dei lavori socialmente utili (Lsu) e la creazione di interventi analoghi per le persone con disabilità

M5S: Ussai, il settore socio-assistenziale paga gravi ritardi

"La Giunta regionale aveva ben 5 anni di tempo per riformare in maniera organica tutto il settore del sociale, inteso sia come politiche socio-assistenziali sia come problemi concreti, relativi all'assunzione e formazione degli operatori del settore oberati di lavoro. Argomenti - nonostante le grandi promesse - del tutto trascurati dalla politica tradizionale che, invece, continua a occuparsi del settore a tempo perso e senza interventi strutturali. Forse ciò è un bene, dato l'esito fallimentare delle riforme fatte sino a oggi". 

Il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai commenta così la decisione della Giunta Serracchiani di mettere mano al sociale quando, ormai, si è ai titoli di coda della legislatura. "Chi governa si ricorda del settore socio-assistenziale solo ora - spiega Ussai -, con 5 anni di ritardo e in occasione dell'approvazione dell'ultima legge di stabilità di questa legislatura, ridisegnando bacino d'utenza dei servizi sociali dei Comuni, funzioni degli uffici e dotazione di assistenti sociali per numero di abitanti, saltando anche in questa occasione il confronto in Commissione consiliare e soprattutto l'ascolto delle parti sociali interessate". 

"Ridisegnando in modalità last minute l'organizzazione dei servizi sociali e prevedendo per ogni Unione territoriale intercomunale (Uti) l'emanazione di un regolamento per stabilire le regole di gestione dei servizi e soprattutto per l'accesso dei cittadini, probabilmente finiranno per intasare anche quel poco che funziona ancora di un settore già in grave difficoltà. "Ritenevamo che la materia, rimasta ignorata da più di dieci anni - attacca ancora Ussai -, meritasse grande attenzione e importanti interventi da parte della politica regionale. Inoltre attendiamo ancora la promessa legislazione organica in materia di accessibilità e mobilità delle persone con disabilità, mentre,
come segnalato anche dal Garante regionale per le persone a rischio discriminazione, la disciplina regionale in materia risulta ancora sporadica e sparsa in una trentina di normative di settore". "Chissà
- si chiede in conclusione il consigliere pentastellato - se oltre alla scelta dei candidati, il centrosinistra troverà il tempo di pensare anche a questi problemi dei cittadini".

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