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Spese veterinarie: come detrarle dalle tasse

Come funziona e come usufruire di questa detrazione fiscale per le spese sostenute per la cura degli amici a quattro zampe

Dal primo gennaio 2020, sono state approvate delle detrazioni fiscali maggiori per le spese sostenute per la cura degli animali domestici. Da questa data, infatti, l'importa massimo per le spese veterinarie su cui è possibile applicare la detrazione del 19 per cento sale a 500 euro (prima erano 387,34). Da questi, però, va tolta la franchigia di 129,11 euro.

Come funziona

Questo cosa significa? Se, per esempio, si sono spesi mille euro per la cura del proprio animale domestico, si può beneficiare della detrazione di 500 euro. A questi, però, va sottratta la franchigia (129,11), quindi l'ammontare della detrazione sarà di 370,83 euro. La massima detrazione consentita, perciò, sarà di 70,47 euro.

Per chi?

Si può richiedere questa detrazione fiscale solo per gli animali da compagnia detenuti legalmente, anche per la pratica sportiva. Invece, non spetta per gli animali da allevamento, riproduzione o al consumo alimentare, né per quelli detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole.

Quali spese

Le spese che si possono detrarre sono: prestazioni professionali del medico veterinario, medicinali, analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie.

Come

Per poter detrarre queste spese, c'è bisogno di una serie di documenti. Prima di tutto, vanno conservati scontrini, fatture e prescrizioni, e in caso di acquisto di medicinali, lo scontrino deve riportare il codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa e la natura, la qualità e la quantità dei medicinali acquistati.

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