Contro le zanzare il Comune di Lignano "assume" i pipistrelli
Al via un progetto sperimentale dell’associazione Riserva naturale foce del Tagliamento per liberarsi delle zanzare in modo rapido ed eco sostenibile. Ogni esemplare più divorare fino a duemila zanzare ogni notte
L'amministrazione comunale di Lignano sposa un metodo “green“ contro il problema delle zanzare. E, in un certo senso, assume i predatori naturali. Il Comune ha infatti deciso di installare alcune scatole di legno che diventeranno rifugi per i chirotteri come già avviene nel nord Europa. Il progetto è un'idea dell’associazione Riserva Naturale Foce del Tagliamento, la stessa che si occupa della salvaguardia del fratino.
La disciplina
La chirotterofauna italiana ovvero i pipistrelli di vari tipi che vivono in Italia è tutelata sin dal 1939 con una legge che ne impedisce uccisione e detenzione. I pipistrelli, infatti, non possono essere detenuti, comprati o venduti. Per cui posizionare le bat box significa solo dare la questi animali una possibilità di riparo in più.
Come funziona
Il progetto sarà anche un test per valutare il valore dei pipistrelli nella lotta biologica alle zanzare. In primo luogo si potrà reintegrare la popolazione di chirotteri nell’area del Comune di Lignano e, in seconda battuta, avere uno strumento naturale e sostenibile per ridurre la presenza delle zanzare nei mesi estivi. Nelle prossime settimane verranno installate circa 30 bat box, le cassette per pipistrelli in tre punti del territorio comunale: il parco Hemingway, il parco dietro al municipio e l’area del Pantanel. A fine estate verrà monitorata la presenza di esemplari con dei bat detector portatili, analizzando gli ultrasuoni specifici di ogni specie che vengono emessi. L’anno prossimo invece verrà monitorata la crescita della popolazione di pipistrelli. Allo stesso tempo verrà calcolata la densità delle la densità delle zanzare per valutare il valore della presenza dei chirotteri nella lotta biologica contro di loro. Previsto anche un programma divulgativo per le nelle scuole. L'esperimento durerà fino al 2026.
