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La ricetta di Michelini per la mobilità: «Più auto elettriche, da rivedere le linee dei bus»

Il vice sindaco con delega alla viabilità annuncia il rinnovo della convenzione con la Ssm per il parcheggio gratuito per i veicoli non inquinanti: «Ho dato ordine agli uffici che predispongano il rinnovo. Lunedì il passaggio in Giunta, in modo da rispettare i tempi e partire già da luglio con il nuovo accordo»

Il 30 giugno scadrebbe l'accordo tra Comune di Udine ed Ssm sul parcheggio gratuito per i veicoli considerati “ecologici” - auto ibride, auto elettriche e auto alimentate a metano -. Il vice sindaco con delega alla viabilità Loris Michelini non ha perso tempo sulla questione, anticipandoci i termini  della nuova convenzione: «Ho dato ordine agli uffici che predispongano il rinnovo. Lunedì ci sarà il passaggio in Giunta, in modo da rispettare i tempi e partire già da luglio con il nuovo accordo». Nessun rischio quindi di una manata “copertura” del posto gratuito per gli automobilisti in possesso di un’auto “green”. «No, asolutamente - precisa Michelini -. Tecnicamente ce la facciamo con tutti i passaggi burocratici. C’è solo una direttiva che va impartita alla Ssm».

Più auto elettriche

La questione per il vice sindaco non si esaurisce qui. Ha già infatti in mente un piano per l’incremento della circolazione di queste vetture in città. «C’è da parte dell’amministrazione la massima volontà di incentivare l’uso di questi veicoli».

Nuove colonnine 

Il progetto di Michelini prevede nuovi punti di rifornimento: «Ho già dato disposizioni per una ricognizione in materia. Per iniziare faremo in modo che tutti i parcheggi in struttura siano dotati della colonnina, poi si potrà estendere la cosa anche ad altri punti della città. L’intenzione è quella di avere gli impianti funzionanti il prima possibile, se ce la facciamo anche entro pochi mesi».

Car-sharing

«Abbiamo un residuo di finanziamento da dedicare alla cosa, ma il servizio sta andando relativamente, è di difficile uso - commenta Michelini -. Forse Udine si presta di più alla bicicletta per chi non ha l’auto di proprietà o non la usa abitualmente. Difficile che qualcuno, per la conformazione della città, faccia quel tipo di scelta. Spendere così tanti soldi per il car-sharing quindi non credo abbia senso. Sarebbe meglio utilizzarne una parte per il rinnovo del parco macchine locali, sempre per uso pubblico, dando così il buon esempio e riducendo il flusso di veicoli “vecchio stile”, visto che ne abbiamo troppi, vecchi e inquinanti. Sia chiaro, non chiudiamo al car-sharing, ma per il momento sono auto utilizzate sopratutto dai dipendenti comunali, quasi per nulla da altri». 

Autobus e bike sharing

«Rivedremo linee urbane degli autobus a breve - spiega Michelini -. Riguardo al bike sharing, che ovviamente continuerà a essere sostenuto, è bene fare un bilancio di quante bici ci sono e in che condizioni si trovano, per capire che tipo di manutenzione dover fare. A occhio sembra che ne manchino un po’, ma solo una valutazione attenta mi può dare un quadro definito della situazione».


 

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