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Difendersi dai cyber attacchi, c'è un master dell’università di Udine

Presentato a Roma nella sede del Centro alti studi per la difesa. "Un passo importante per la transizione digitale" afferma l'assessore Rosolen

Per difendersi dai cyber attacchi, saper gestire la sicurezza informatica delle imprese e avere competenze per le tecnologie emergenti, c'è il Master di I e II livello Istituito dal dipartimento di Matematica informatica e fisica dell’università di Udine, diretto dal professor Gianluca Foresti, in collaborazione con il Centro alti studi per la difesa (Casd) e con il supporto operativo di Area Science Park. "La Regione ha intravisto in questo master un'iniziativa strategica per sviluppare la trasformazione digitale delle imprese in un settore molto delicato, quello delle competenze nella sicurezza informatica, indispensabili per progettare il patrimonio informativo tanto delle imprese quanto delle istituzioni". Lo ha detto ieri, giovedì 28 settembre, a Roma l'assessore regionale alla Ricerca
Alessia Rosolen a margine della Lectio Magstralis dal titolo "Geopolitica dell'Inosfera: il nuovo ordine mondiale digitale", tenuta dal professor Paolo Savonarola, presidente della Consob, evento conclusivo del Master di I e II livello in "Intelligence e ICT".

Il master


Il master ha offerto una preparazione alla gestione delle tecnologie digitali emergenti (Intelligenza artificiale, Machine e Deep Learning, Big Data Analysis, Cyber Security, Biometria e Gait Analysis, Web Intelligence, Text Mining, Open Source Intelligence, Crowdsource Intelligence, Augmented e Virtual Reality). Inoltre, ha fornito quelle conoscenze di base di geopolitica e diritto che, unite alla capacità di usare le tecnologie informatiche, rappresentano gli strumenti indispensabili per poter affrontare le sfide dell'intelligence nel mutevole contesto sia del panorama internazionale sia della protezione aziendale ai sempre più crescenti attacchi di tipo cyber. "Il percorso di specializzazione - ha spiegato Rosolen - rientra nel quadro del Sistema Argo, un accordo istituzionale tra Regione Friuli Venezia Giulia, Mimit e Mur, finalizzato allo sviluppo di attività sul territorio a supporto del sistema scientifico e delle imprese per favorire la transizione digitale. Attraverso questa intesa sono stati realizzati, negli anni, investimenti in infrastrutture di ricerca di tipo "open" a sostegno della ricerca e della sperimentazione industriale. Inoltre è stata sviluppata una rete di innovation hub, denominata Ip4fvg, per la trasformazione digitale delle imprese attraverso lo sviluppo di una piattaforma regionale con quattro nodi a specializzazione tematica; la piattaforma è stata poi riconosciuta "Seal of Excellence" come European Digital Innovation Hub - Edih dalla Commissione Europea. Un riconoscimento che è stato certamente determinato anche dal fatto
che il Master, realizzando una delle missioni di ARGO - ovvero far crescere l'eccellenza del territorio - è stato un'iniziativa integrata nel quadro di IP4FVG".

"Considerata la portata innovativa e la valenza strategica del Sistema Argo sia per il livello regionale che per il livello nazionale - ha aggiunto ancora Rosolen - le parti hanno deciso di proseguire questa esperienza positiva anche oltre la scadenza fissata al prossimo 31 dicembre. Ciò avverrà sulla base di un rinnovato accordo, finalizzato a orientare le scelte verso aree tematiche chiave che riguarderanno la transizione digitale ed ecologica, rafforzando al contempo la realizzazione di centri di competenza su determinate tecnologie, le attività di generazione di impresa, nonché la realizzazione di infrastrutture di test e di sperimentazione. L'obiettivo è anche quello di allargare lo spettro dei soggetti attuatori anche ad altri enti che operano nel campo dell'innovazione".

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